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Lo strano caso di Kostic: da titolare a terza scelta. E occhio alle offerte per gennaio

Nel corso delle prime due giornate di campionato, la Juventus di Massimiliano Allegri non aveva impiegato neanche per un minuto Filip Kostic. L’esordio stagionale c’è stato però al Castellani di Empoli, domenica sera

Tra i tifosi e degli addetti ai lavori, molti si erano interrogati sull’utilizzo nullo del giocatore serbo per le gare contro Udinese e Bologna. Tra mercato e concorrenza sulla corsia mancina.

Filip Kostic
Filip Kostic (LaPresse) – calciomercato.it

Filip Kostic nel corso della passata stagione, la prima con la maglia bianconera, ha messo a referto in tutte le competizioni ben 11 assist, ai quali si aggiungono anche tre reti. L’annata trascorsa dalle Juventus non è stata delle più semplici, sia in campo che fuori, e il classe ’92 è stato una delle poche note liete, subito alle spalle dello straripante Rabiot. 

Dopo aver vinto la Uefa Europa League con l’Eintracht Francoforte, ecco il passaggio in Italia e alla Juventus. Un ottimo colpo dei bianconeri, che infatti vengono ripagati da una bella stagione da parte di Kostic. Ecco perché quest’anno, ai nastri di partenza, vedere l’esterno in panchina (con zero minuti all’attivo) nelle prime due aveva fatto anche storcere il naso. Tante cose però sono cambiate dallo scorso anno. Tra voci di mercato appena concluso e inserimento in rosa di Andrea Cambiaso, il mondo a strisce bianconere di Filip non è più come lo aveva conosciuto. 

Kostic, tra mercato e concorrenza sulla fascia sinistra: Cambiaso e Iling Jr partono davanti

Il calcio viaggia veloce e corre, forse anche più veloce di quello che fa Filip Kostic sulla fascia sinistra. Cambiaso e Iling Jr insidiano le certezze del serbo, che può partire anche a gennaio.

Filip Kostic alla Continassa
Filip Kostic (LaPresse) – calciomercato.it

L’estate del mercato bianconero ha messo tutti, o quasi, in discussione. Le necessità di casa Juve sono ormai ben note e quindi nessuno poteva sentirsi tranquillo della propria conferma. A eventuali offerte, si sarebbero prese le eventuali decisioni. Valeva anche per Filip Kostic, di diritto sul podio dei migliori della scorsa stagione.

Il rientro alla base dopo il prestito al Bologna di Andrea Cambiaso e la permanenza di Samuel Iling Jr, ha messo la dirigenza bianconera nelle condizioni di valutare seriamente la cessione del serbo. Se l’inglese classe 2003 non parte, può partire il serbo del ’92. Questo un po’, in soldoni, il ragionamento. La necessità di fare cassa e le sole due competizioni da disputare, non giustificano quindi un affollamento del genere sulla corsia mancina. Le scelte di Allegri, poi, paiono essere ben chiare. Anche per questioni anagrafiche, oltre che tecnico-tattiche, Kostic pare scivolato al fondo delle gerarchie. Resta però un giocatore “difficile” da tenere fuori dalla disputa, come ha confermato la buona prestazione contro l’Empoli. E’ un giocatore “lineare”, come lo ama definire il mister bianconero, e questo forse non lo aiuta: Allegri cerca imprevedibilità da Iling Jr, e maggiore partecipazione alla manovra da parte di Cambiaso. 

Come ultimo aspetto, la presenza dell’esterno italiano, che ama venire dentro il campo, permette a Chiesa in alcune occasioni di allargarsi, cercando la profondità che tanto ama. Insomma, Kostic tra questioni economiche e tattiche pare il più sacrificabile. “Alla faccia degli 11 assist”, dirà qualcuno (con le dovute ragioni), ma tant’è. Nelle ultime ore di mercato, si era fatto sotto il West Ham per il serbo ma la Juventus era stata categorica: “Via solo a titolo definitivo”, o tuttalpiù con un obbligo di riscatto. Nulla di fatto, per ora. A gennaio la Juventus tornerà ad ascoltare eventuali proposte per Kostic, la domanda è sempre quella: 15 milioni. 

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