Il centrocampista dell’Inter ha commentato l’addio dell’ex commissario tecnico in conferenza stampa
Fresco di nomination tra i 30 finalisti per il Pallone d’Oro, quest’oggi Nicolò Barella si è presentato in conferenza stampa dinnanzi ai numerosi giornalisti, a due giorni dal primo match ufficiale di Luciano Spalletti come nuovo selezionatore della Nazionale Italiana.
Il centrocampista dell’Inter, unico italiano ancora in lizza per la vittoria finale del premio assegnato da France Football, ha ringraziato per prima cosa chi gli ha permesso di raggiungere per il terzo anno di fila questo traguardo: “Lo devo all’Inter, ai miei compagni e all’allenatore. Felice di rappresentare l’Italia in questa lista. Sicuramente anche altri italiani meritavano di starci, posso solo dire di essere orgoglioso e ringrazio tutti quelli che mi hanno aiutato”.
Tornando alla Nazionale, l’impatto con Spalletti sembra essere stato positivo sin dai primi allenamenti: “Scorsa stagione ha vinto lo scudetto, ha espresso insieme al Manchester City il miglior calcio. Cosa ci sta dando? Le idee non riguardano solo la palla, ma anche la fase difensiva e i movimenti. Bisogna apprenderle e sfruttarle, ma non posso dirle”.
Chiuso, invece, il ciclo guidato da Roberto Mancini, tecnico a cui Barella rimarrà per sempre legato a prescindere dall’epilogo amaro con la nazionale Azzurra: “Abbiamo sempre pensato solo a giocare. Non posso che dire grazie al mister Mancini, ha creduto in me quando ero ancora a Cagliari. La vittoria dell’Europeo ci legherà per sempre. Ora inizia un altro corso, con un allenatore diverso e idee nuove. Ho visto grande disponibilità da parte di tutti e credo che il mister sia contento di questo”.
Tra le possibili novità tattiche nella Nazionale di Luciano Spalletti, andrà attenzionato soprattutto il ruolo dello stesso Barella.
Come già fatto in passato con calciatori del calibro di Perrotta e Nainggolan, infatti, l’ex tecnico del Napoli potrebbe chiedere a Barella di avvicinarsi alla trequarti: “Penso di essere pronto. Già mister Inzaghi mi chiede di fare movimenti di questo tipo: se dovesse chiedermi di giocare in quella posizione, cercando di inserirmi in attacco, sarei pronto”.
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