Stefano Vecchi è l’allenatore della Feralpisalò, protagonista di una straordinaria promozione in Serie B. Nel suo passato anche qualche esonero.
La Serie B non è composta soltanto da club con una storia di prestigio, che dalla massima serie retrocedono nel campionato cadetto – ma con la speranza di tornare quanto prima in A. La seconda serie italiana vede anche la presenza di club minori, o comunque semi sconosciuti al grande pubblico. Uno di questi, nella stagione 2023/2024, è la Feralpisalò, società calcistica della provincia di Brescia.
Il suo allenatore è Stefano Vecchi e proprio di lui la sintetica scheda che segue si occuperà, delineando per sommi capi la sua carriera di tecnico, ma soprattutto focalizzandosi sugli esoneri, quelle docce fredde che agli allenatori non sono mai gradite – ma che sono la conseguenza di risultati scadenti o di contrasti insanabili con la dirigenza e/o i calciatori del club.
Ecco di seguito ciò che c’è da sapere sul tecnico originario di Bergamo e classe 1971: interesserà in particolare la tifoseria della Feralpisalò, ma forse non soltanto a quest’ultima.
Doppia promozione Stefano Vecchi con Tritium
Calciatore professionista, ma nelle serie minori, tra i primi anni ’90 del secolo scorso e il 2005, Stefano Vecchi ha iniziato il percorso di mister subito dopo aver appeso le scarpette al fatidico chiodo. Infatti nella stagione 2005/2006 si sedette sulla sua prima panchina, quella del Mapello, club nel quale fu in grado di ottenere il passaggio in categoria Eccellenza. Una partenza dai piani molto bassi, dunque, ma con l’ambizione di sedere poi su panchine più blasonate.
Successivamente e fino al 2010 fu visto allenare la Colognese e poi la Tritium, due squadre di Serie D. Con la seconda, in particolare, fu in grado di ottenere la promozione in Lega Pro. Seguirono SPAL e Sudtirol, due formazioni più conosciute che segnarono per lui un ulteriore salto di qualità nella sua professione di mister. Tuttavia i guai per Stefano Vecchi arrivarono nella stagione 2013/2014, quando ebbe la prima grande occasione di allenare un club di Serie B, il Carpi all’epoca militante in campionato cadetto.
Il percorso nel club neopromosso in B durò dal luglio 2013 al marzo 2014, dopo un percorso non esattamente entusiasmante, fatto di 38 punti in 29 gare – nel dettaglio 11 vittorie, 6 pareggi e 12 sconfitte. Pesò in particolare quanto raccolto nel girone di ritorno, ovvero 8 punti in 7 partite con nessuna vittoria casalinga: troppo poco per continuare in un club che era in caduta libera.
L’esonero al Venezia
Dopo la brevissima esperienza sulla panchina della prima squadra dell’Inter e aver guidato la Primavera nerazzurra per alcune stagioni (con risultati anche di buon livello), arrivò per Stefano Vecchi la seconda doccia fredda della sua carriera di allenatore di club professionistici. Fu al Venezia, ancora in Serie B.
Qui prese il posto di un volto noto del calcio italiano come Filippo Inzaghi, ma l’avventura – iniziata nel luglio 2018 – si interruppe pochi mesi dopo. Infatti a metà ottobre dello stesso anno, la scelta della società veneta fu quella di licenziarlo dopo un inizio di campionato ritenuto non all’altezza delle aspettative del club. Una vittoria, un pareggio e ben 4 sconfitte furono ritenute un bottino troppo magro per proseguire, con la conseguenza inevitabile dell’esonero.
All’epoca Stefano Vecchi dichiarò alla stampa che, dato il silenzio progressivo della dirigenza, avvertì la sensazione di una imminente sostituzione in panchina, ma auspicando comunque un confronto o un compromesso su una possibile prosecuzione dell’attività. Gli esiti però non furono quelli che il tecnico bergamasco aveva sperato.
Dopo due stagioni tutto sommato positive al Sudtirol, in cui di fatto faceva ritorno dopo la prima esperienza come coach, Stefano Vecchi andò ad allenare il Feralpisalò, club nella cui panchina siede dalla stagione 2021/2022. In quest’ultima sfiorò la promozione in Serie B alla prima annata, ma in quella successiva ottenne il grande risultato dell’approdo nel campionato cadetto.
Un inizio negativo in B stagione 2023/2024 potrebbe precludere il proseguimento della sua avventura nel club, ma sarà il campo – come al solito – ad esprimere il suo verdetto.
Promozione con Feralpisalò
Il nome di questa squadra di Serie B è abbastanza curioso e, pertanto, appare opportuno aprire una breve parentesi e spiegarne sinteticamente l’origine. Il club allenato oggi da Stefano Vecchi è ‘giovanissimo’ perché l’anno di fondazione è il 2009, e la sua peculiarità è che rappresenta le località di Salò (dove ha sede) e Lonato del Garda, tutte e due in provincia di Brescia.
Interessante è infatti notare che la squadra in oggetto in verità nacque dalla fusione tra due club preesistenti, vale a dire l’A.C. Salò Valsabbia e l’Associazione Calcio Feralpi Lonato di Lonato del Garda, creato in origine con il nome di Pejo Lonato. Questo club cambiò nome alcuni anni dopo, perché fu comprato dal gruppo Feralpi, che in seguito ha sostenuto la fusione dei club e versato le risorse economiche necessarie alla crescita, che infatti arrivò.
Anzi una scalata abbastanza rapida quella della Feralpisalò, club che nella stagione 2022-2023 è riuscita a conseguire il maggior successo della propria storia, vincendo il girone A della Serie C e conseguendo così l’accesso diretto al campionato cadetto. Artefice di questo piccolo capolavoro è Stefano Vecchi che – dicevamo – siede sulla panchina del club dal 2021.