La gara pareggiata dall’Italia sul campo della Macedonia ha posto qualche dubbio di troppo su Gigio Donnarumma. Sull’argomento è intervenuto anche Pietro Accardi
Il focus attuale è tutto dedicato alla nuova Italia di Luciano Spalletti, che sta affrontando le prime settimane da ct. Gli azzurri all’esordio del nuovo allenatore non sono andati oltre uno scialbo pari sul campo della Macedonia, con annesse critiche per Immobile e soci.
Nel mirino dei detrattori anche Gigio Donnarumma, non del tutto impeccabile sulla punizione del pareggio macedone, con annesse polemiche sul suo impiego. Sono quindi giorni molto caldi quelli che sta vivendo l’estremo difensore del Paris Saint Germain, che è stato persino messo in dubbio nel ruolo di titolare.
C’è chi infatti potrebbe desiderare una chance tra i pali per Guglielmo Vicario, reduce da un paio d’anni fenomenali all’Empoli, ed arrivato a giocarsi un’occasione molto ghiotta con la maglia di un prestigioso club di Premier come il Tottenham.
Italia, da Donnarumma a Vicario: parla Accardi
L’eventuale dualismo tra Donnarumma e Vicario è anche argomento dell’intervista rilasciato dal ds dell’Empoli Pietro Accardi ai microfoni di TV Play: “Non entro in merito alle scelte che può fare Spalletti, posso solo dire che Vicario è un grande portiere”.
Accardi ha quindi evidenziato: “Io Donnarumma non l’ho gestito. Penso che sia comunque un portiere straordinario. Detto questo le qualità di Vicario sono tante, professionalmente è una macchina, chiede tanto a sé stesso, vuole migliorarsi ogni giorno. Ha personalità e laddove può fare sbagli è uno che non subisce l’errore ma lo affronta”.
Accardi ha poi sottolineato come la continuità di prestazione e di rendimento l’abbiano reso ancora più consapevole di se stesso. Si tratta dunque di un estremo difensore di alto profilo per il quale sarebbe contento qualora Spalletti gli desse una possibilità in azzurro: “Quando dei giocatori “nostri” o che sono passati dall’Empoli arrivano così in alto è motivo di orgoglio e soddisfazione da parte nostra. Quindi se Vicario dovesse rappresentare la porta della nazionale saremmo super contenti perché comunque è un calciatore che ha fatto parte della nostra famiglia”. Nessun rimpianto infine per l’assenza di una percentuale sulla futura rivendita.