Il grande cammino europeo dei nerazzurri nella passata stagione ha acceso i riflettori sul tecnico piacentino, fresco di rinnovo fino a giugno 2025
È vero, Inzaghi ha buttato via uno Scudetto nel corso della sua avventura, ancora in corso, alla guida dell’Inter. Il riferimento è ovviamente alla stagione ’21/22, finita col trionfo del Milan. Nonostante ciò, considerata anche la situazione precaria che vive la proprietà , all’esperienza fin qui in nerazzurro del piacentino va dato per forza di cose un voto alto.
In due anni e qualche mese, il 47enne ha messo in bacheca due Coppe Italia e altrettante Supercoppe battendo in un paio di occasioni la rivale di sempre, ossia la Juventus, con la ciliegina (che poi è valsa un’intera torta, dato che ha allontanato definitivamente lo spettro dell’esonero) rappresentata dalla finale di Champions League in quel di Istanbul persa in maniera più che dignitosa contro il super Manchester City di Guardiola. Il tutto al termine di un cammino importante, col superamento di un girone terribile, il peggiore di tutti.
Non male era andata nella stagione precedente, con l’eliminazione giunta agli ottavi per mano del Liverpool di Klopp poi finalista ma al termine di due grandi partite. In particolare del ritorno ad Anfield Road, dove in dieci uomini Lautaro e compagni sfiorarono l’impresa dei supplementari.
Il timbro europeo, mancato ai nerazzurri nel biennio di Conte, dato alla sua Inter potrebbe consentire a Inzaghi di finire nel mirino di qualche importante club straniero. Di certo non abile a ‘vendersi’ come diversi suoi colleghi più o meno illustri/bravi, per l’allenatore emiliano risultano in verità esserci già stati dei sondaggi da Spagna e Inghilterra sul finire della passata annata.
La Champions ‘vetrina’ per Inzaghi: ipotesi Atletico con l’addio di Simeone
Dovesse ripetersi, o fare addirittura meglio – in poche parole, regalare all’Inter la seconda stella – secondo ‘Interlive.it‘ sul classe ’76 potrebbero piombare alcune delle società più prestigiose del panorama calcistico internazionale. Su tutte l’Atletico Madrid, visto che questo potrebbe essere davvero l’ultimo anno del ‘Cholo’ Simeone, in sella dal dicembre 2011. E che il Ds è un italiano, Andrea Berta, cinquantaduenne bresciano.
Gli spagnoli hanno dalla loro un potenziale economico in grado sicuramente di far vacillare quasi tutti gli allenatori in circolazione, certamente Inzaghi fresco comunque di rinnovo (e adeguamento dello stipendio a circa 5,5-6 milioni bonus inclusi) con il club di Zhang fino a giugno 2025. Ma si sa, specie nel calcio i contratti sono carta straccia…