Scende decisamente poco edificanti a Bucarest nel match tra Romania e Kosovo, sospesa al 16′ per quanto stava succedendo sugli spalti
Serata già fondamentale per tante nazionali impegnate nella corsa a Euro 2024. Una di questa è ovviamente l’Italia, che è in vantaggio contro l’Ucraina per 2-1 all’intervallo. Bene quasi tutto il primo tempo, la doppietta di Frattesi e tante altre occasioni sprecate sembravano aver aperto una serata di festa. Poi Yarmolenko, su pallone regalato da Dimarco in area, ha accorciato a sorpresa nel finale.
Ma non solo a San Siro ci si gioca tantissimo in vista del torneo in Germania. Nel gruppo I una delle partite più delicate della serata anche e soprattutto a livello ambientale era sicuramente Romania-Kosovo. E tale si è confermata. Sul punteggio ancora di 0-0, a Bucarest la gara è stata infatti sospesa per quello che stava succedendo sugli spalti. Dalla curva dei romeni si sono alzati dei cori nei confronti dei kosovari inneggianti alla Serbia, con tanto di striscioni: “Il Kosovo è Serbia”, “Kosovo e Serbia uniti sotto il tricolore”. Questo perché tanti in Romania non riconoscono la repubblica kosovara e la sua indipendenza. I giocatori ospiti si sono quindi fermati, non volendo continuare a giocare.
Fumogeni sono stati lanciati in campo, costringendo anche la polizia a entrare sul terreno di gioco. Le squadre sono condotte negli spogliatoi, nel frattempo nella pancia dello stadio è andato in scena anche un confronto tra i rappresentanti dei due paesi. A nulla sono serviti gli annunci dello speaker e nel frattempo anche l’Uefa annuncia sul sito e i social: “A causa di comportamenti discriminatori dai tifosi, la partita è stata sospesa. Ulteriori informazioni seguiranno a breve”. La sfida è poi ripresa intorno alle 21.50.