Il caso legato alla positività di Paul Pogba continua a tenere banco in casa Juventus. Il Professor Paolo Montera, endocrinologo ed esperto di medicina sportiva, ha detto la sua
Mirino puntato su quanto sta accadendo in questi giorni a Paul Pogba, risultato positivo al testosterone in un test antidoping risalente allo scorso 20 agosto a margine di Udinese-Juventus. Immediata la sospensione per il francese che rischia ora una lunga squalifica.
L’ennesimo problema che va ad unirsi ad un periodo molto negativo per il centrocampista transalpino che l’anno scorso non si è quasi mai visto per i noti infortuni, in questo avvio di stagione aveva giocato due spezzoni di gara contro Bologna ed Empoli, con annesso problemino fisico che sembrava poter essere riassorbito.
Ora però l’attenzione è tutta puntata sulle prossime tappe della vicenda doping di Pogba, che si arricchisce di nuovi scenari e possibilità. Il francese dovrà provare ad intavolare una strategia difensiva, mentre arrivano pareri sulla cosa da ogni dove.
Juventus, professor Montera: “Pogba ha avuto consigli sbagliati”
Ad analizzare la situazione di Pogba ci ha pensato anche l’endocrinologo ed esperto di medicina dello sport, Paolo Montera. Il professore ha parlato ai microfoni di ‘Notizie.com‘: “Quando vengono riscontrati dei metaboliti di una sostanza esogena non ci sono dubbi. L’unica possibilità è che ci sia stato un errore formale. Uno sbaglio dal punto di vista tecnico, insomma, un dosaggio poco preciso. Ma è un’ipotesi improbabile”.
Detto che il testosterone non ha nessun effetto sugli infortuni, il professore ha proseguito su cosa può aver causato la positività: “Non possiamo saperlo, di certo il testosterone si trova in alcuni integratori, soprattutto negli Stati Uniti”.
Montera ha aggiunto: “Ora i controlli sono così sofisticati che non si può sfuggire. Le sanzioni sono talmente severe per il medico, per la società e per il calciatore che è impensabile che ci siano degli errori a questo livello professionistico. Può succedere nei dilettanti, alla Juve no. Ecco perché penso che Pogba abbia assunto qualcosa di sbagliato in buona fede, senza avere l’ok dei medici sociali bianconeri. Chi l’ha consigliato ha sbagliato: o non lo sapeva, o non ha letto bene il contenuto”.