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De Ketelaere rivela: “Ecco perché ho lasciato il Milan”

Il trequartista belga è andato a segno anche con la sua Nazionale nella larga vittoria contro l’Estonia

E’ un Charles De Ketelaere rinato quello apprezzato in questo inizio di stagione tra Atalanta e Belgio. Dopo la stagione complicata vissuta con la maglia del Milan, l’ex trequartista del Bruges sembra aver finalmente ritrovato nuovi stimoli nel prestito a Bergamo.

De Ketelaere con la maglia dell'Atalanta
Charles De Ketelaere (LaPresse) – Calciomercato.it

Quello visto con la maglia del Milan, in effetti, non poteva proprio essere il vero De Ketelaere. E adesso, dopo aver ritrovato fiducia in sé stesso grazie alla prima rete in Serie A trovata alla prima presenza con la maglia dell’Atalanta, il belga si è conquistato uno spazio importante anche in Nazionale. Contro l’Estonia, nella gara vinta dai ‘Red Devils’ per 5-0 con doppietta di Romelu Lukaku, l’atalantino ha messo a segno il suo primo gol con la selezione maggiore.

Al termine dell’incontro, De Ketelaere ha commentato il suo recente stato di forma ricordando i motivi che lo hanno spinto a lasciare il Milan dopo una sola annata: “Quella al Milan non è stata una buona stagione per me, quindi ho deciso di andarmene per giocare di più e ritrovare il feeling con il campo. Adesso voglio dimostrare a tutti chi sono e ci sto riuscendo. Sono molto felice di essere all’Atalanta, l’inizio di stagione è stato ottimo”.

Calciomercato Milan, De Ketelaere sul futuro: “Penso all’Atalanta”

Ai microfoni di ‘gianlucadimarzio’, De Ketelaere ha parlato del futuro: “Non ci penso, voglio solo concentrarmi sulla prossima partita per far vedere le mie qualità. L’obiettivo dell’Atalanta è quello di vincere tutte le partite“.

De Ketelaere esulta dopo il gol con il Belgio
Charles De Ketelaere (LaPresse) – Calciomercato.it

Per quanto riguarda la possibilità di giocare la Champions, il belga ha aggiunto: “Oggi sono un giocatore dell’Atalanta, non posso sbilanciarmi”. Infine, una battuta anche sull’addio di Maldini dalla dirigenza rossonera, l’uomo che più di chiunque altro aveva spinto per portarlo in Italia: “Con lui avevo un bel rapporto. Maldini è stato un grande giocatore, è una bella persona ed è anche un grande direttore sportivo. Basta vedere il successo che ha avuto con il Milan”.

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