L’ex punta Lucarelli abbinava prestanza fisica a un forte senso del gol, ed infatti le reti giunsero numerose in carriera. Il profilo.
Cristiano Lucarelli è stato un bomber prolifico, in un periodo storico del calcio italiano in cui gli attaccanti di razza di certo non mancavano. Originario di Livorno, nato nel 1975, Lucarelli è oggi allenatore della Ternana, e vanta già un percorso di allenatore in cui ha mostrato capacità ma anche carisma, proprio quello che anche da atleta non gli mancò mai.
In carriera Lucarelli si è fatto apprezzare, sfiorando altresì la convocazione in nazionale per il Mondiale 2006, che si concluse gloriosamente per gli Azzurri – e ottenendo una serie di risultati di alto livello.
Tra i tifosi della Ternana, club attualmente allenato, potrebbe esserci la curiosità di saperne un po’ di più su di lui e sui suoi successi come giocatore. Analogamente anche gli appassionati di calcio in generale potrebbero volerne avere qualche informazione in più. A seguire una sintetica, ma illustrativa, scheda sintetizzerà il percorso di Cristiano Lucarelli nel mondo del calcio professionistico, evidenziando il ruolo ricoperto in campo, le squadre in cui ha militato e i trofei conseguiti. Ecco tutti i principali dettagli sul bomber livornese.
Quasi 1,90 di altezza e con buon fiuto del gol, Lucarelli non poteva che giocare come punta centrale – ruolo che spesso rivestì in carriera con efficacia anche grazie al suo carattere grintoso e da combattente.
Altra caratteristica di Cristiano Lucarelli era la forza fisica: infatti la stazza robusta gli consentiva di prevalere nei contrasti e di colpire molto bene di testa. Abile anche dai tiri dal dischetto, avendo sbagliato soltanto otto volte in carriera – su 57 tiri calci di rigore in totale.
I club in cui ha militato il giocatore ai tempi del professionismo sono svariati e, visti i risultati sul campo, vale la pena ricordarli uno ad uno. La lista.
Dopo il periodo delle giovanili, in cui militò anche nel Perugia, per l’attaccante livornese il percorso nel professionismo inizio negli anni ’90 del secolo scorso. In particolare fu nel 1992 con il Cuoiopelli che Cristiano Lucarelli iniziò a giocare nel calcio del campionato dilettanti, già facendosi notare e conquistando un posto nella nazionale under 18. Seguì poi il ritorno al Perugia nella prima metà degli anni ’90 e fino al 1995: nel club fece due stagioni consecutive, prima in C1 e poi in B, giocando prima nella Primavera e poi anche con la prima squadra.
Proprio nella Primavera del Perugia esplose il suo talento di attaccante, perché fu in grado di realizzare 55 gol in 2 stagioni. Dopo all’avventura positiva con gli umbri, per Cristiano Lucarelli si spalancarono le porte di un altro club all’epoca militante in Serie B, il Cosenza.
In questa piazza Cristiano Lucarelli continuò a fare bene: stette una sola stagione ma in Calabria, con 15 gol , spinse alla salvezza la squadra locale e continuò a restare nel giro azzurro.
Fu poi notato dal Parma, squadra all’epoca ai vertici del campionato di Serie A: fu dapprima acquistato dagli emiliani e poi prestato per fare esperienza al Padova, formazione all’epoca nella serie cadetta. Qui Cristiano Lucarelli ripeté le prestazioni delle passate stagioni, facendo ben 14 gol nel campionato di B stagione 1996/1997. E continuò a distinguersi con gli Azzurri, con prestazioni convincenti anche in Under 21.
Le doti di bomber di razza, freddo e abile sotto rete ma anche capace di crearsi le occasioni quando serviva, erano sempre più evidenti – con la conseguenza che le pretendenti aumentarono.
Così invece che tornare al Parma, che in precedenza lo aveva acquistato, Cristiano Lucarelli fu preso dall’Atalanta: qui il livornese ebbe l’occasione di giocare per la prima volta in A cogliendo l’opportunità di farsi notare subito, grazie ai 5 gol fatti durante la stagione 1997/1998.
Seguì poi l’esperienza in Spagna, al Valencia del tecnico italiano Ranieri. In terra straniera, Cristiano Lucarelli non fu però fortunato perché patì un grave infortunio che ne condizionò rendimento e numero di partite. Dopo una sola stagione, il bomber – sempre assai richiesto dai club italiani – preferì fare ritorno nella penisola, firmando un contratto con il Lecce e legandosi alla squadra pugliese per la stagioni 1999/2000 e 2000/2001.
I numeri confermarono le sua abilità di realizzatore: fino al 2001, Lucarelli fu titolare fisso ai giallorossi del Lecce con 59 partite giocate e 27 gol – ribadendo il suo ruolo di attaccante di prima fascia nel panorama calcistico italiano.
Cristiano Lucarelli in seguito cambiò ancora maglia, firmando un contratto con i granata del Torino. Anche qui due annate ma, per la prima volta in carriera, i numeri non gli sorrisero affatto: con il club totalizzò 56 gare ma con soli 10 gol all’attivo – sicuramente troppo poco per un bomber di razza come lui.
Dopo la stagione 2002/2003, che portò alla retrocessione del Torino, in Lucarelli emerse la volontà di andare a giocare altrove ed, infatti, nella calda estate del calciomercato 2003, il bomber firmò per andare a giocare proprio per il club della sua città – il Livorno all’epoca militante nella categoria cadetta.
Una particolarità che indicò la forte volontà del calciatore di giocare per la squadra della città di nascita è la seguente: egli scelse di dimezzarsi lo stipendio pur di vestire la maglia del Livorno. La società non sarebbe infatti stata in grado di pagargli tutto lo stipendio che un giocatore del suo calibro avrebbe potuto chiedere per firmare.
Tra il 2003 e il 2007 Cristiano Lucarelli disputò quattro stagioni con il club, contribuendo nella prima al passaggio alla A del Livorno grazie a 29 gol in 43 partite totali. Erano 55 anni che il club toscano non militava nel massimo torneo calcistico nazionale. I gol arrivarono a decine anche nelle stagioni successive e i numeri lo testimoniano: 101 marcature in 158 partite (contando anche le coppe) lo resero un attaccante temibile in maglia amaranto, con cui disputò anche partite di Coppa UEFA. Fu questo il suo periodo più prolifico in carriera.
Nel luglio 2007 Cristiano Lucarelli tornò a giocare all’estero. Firmò infatti per la cessione a titolo definitivo ad una squadra della massima serie del campionato ucraino, lo Shakhtar Donetsk. Qui partecipò anche alle partite delle coppe europee della Champions. L’esperienza tuttavia si interruppe anzitempo, dopo 12 partite e soli 4 gol: infatti nel gennaio 2008 Cristiano Lucarelli firmò per tornare a giocare in Italia, e in particolare in quel Parma che già ad inizio carriera lo volle in squadra.
Con gli emiliani Lucarelli giocò due stagioni, la parte restante della 2007/2008 e la 2008/2009. Fu anche in questo caso una cessione a titolo definitivo. La prima stagione non fu eccezionale e si concluse peraltro con la retrocessione del club, tuttavia Lucarelli rimase al Parma ancora una stagione, nella B 2008/2009 – dove migliorò i suoi risultati in maglia gialloblù segnando 12 gol in 29 partite.
Erano gli ultimi anni di carriera di Cristiano Lucarelli. Il bomber nell’estate 2009 decise di tornare a vestire l’amaranto del Livorno, con cui in passato fece molto bene. Stette però una sola stagione di Serie A, la 2009/2010, segnando 10 gol in 28 partite, che però non permisero al club di salvarsi e restare nella massima serie.
Lucarelli chiuse il percorso agonistico nel club del Napoli, in cui militò per due stagioni, la 2010/2011 e la 2011/2012. Fu ceduto in prestito ai partenopei dal Parma, ma poca gloria ebbe con gli azzurri campani dato che racimolò un totale di 12 presenze ed un solo gol in due annate. Davvero poco per un bomber come lui, e che a 36 anni scelse – al termine della stagione 2011/2012 – di appendere le scarpette al chiodo.
In riferimento alla sua carriera in nazionale, da menzionare le 6 apparizioni con la nazionale maggiore, con 3 gol in totale. All’epoca dovette confrontarsi con la concorrenza di altri grandi attaccanti, quali ad esempio Vieri, Inzaghi e Del Piero e perciò trovò complessivamente poco spazio, pur avendo militato nell’under 21 e nella nazionale olimpica di Atlanta ’96.
In conclusione vediamo in sintesi la bacheca dell’attaccante Cristiano Lucarelli: che cosa ha vinto in carriera? Ebbene, a livello di competizioni nazionali troviamo un campionato italiano Serie C1 con il Perugia 1993/1994, una Coppa di Spagna con il Valencia 1998/1999, una coppa Italia a fine carriera con il Napoli 2011/2012.
Invece, a livello di competizioni internazionali, nella bacheca del bomber troviamo una coppa Intertoto UEFA con il Valencia ne 1998 e il titolo del torneo di calcio ai Giochi del Mediterraneo nel 1997. Sul piano individuale, da menzionare infine il titolo di capocannoniere della Serie A con 24 gol marcature nella stagione 2004/2005.
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