Cresce l’attesa per il derby della ‘Madonnina’ tra Inter e Milan: le dichiarazioni della vigilia di Simone Inzaghi in conferenza stampa
L’Inter vuole continuare la sua marcia in campionato anche nel derby contro il Milan, in programma domani pomeriggio alle 18 in un ‘Meazza’ sold out e che si pronuncia bollente.
In palio, oltre all’onore cittadino, c’è anche la testa della classifica visto che le due compagini milanesi sono appaiate in testa a punteggio pieno dopo tre giornate. Inzaghi cercherà anche di proseguire nella striscia vincente nelle stracittadine, con i nerazzurri che hanno portato a casa tutte e quattro le sfide del 2023 contro i cugini tra Serie A, Champions League e Supercoppa Italiana. Il tecnico piacentino sembra orientato a schierare lo stesso undici di questa prima parte di stagione, con Frattesi e il recuperato Acerbi che mordono però il freno. Unico dubbio le condizioni di Cuadrado, rientrato acciaccato dalla parentesi con la sua nazionale e che giovedì si è allenato a parte al ritorno ad Appiano Gentile.
Simone Inzaghi, dalla sala stampa del Suning Centre, interviene in conferenza davanti ai giornalisti per presentare il derby della ‘Madonnina’ con il Milan: “Sono due squadre che arrivano bene, entrambe hanno impressionato. Speriamo di fare una bella partita – esordisce l’ex mister della Lazio – Sono due squadre che si sono rinnovate, che hanno cambiato. Sono partite bene, ognuno con la propria identità. Non sarà decisiva, ma ovviamente ci teniamo a fare bene per i nostri tifosi. Sappiamo cosa rappresenta il derby, siamo preparati a gare una grande gara. Siamo abituati agli impegni delle nazionali, sappiamo di dover conviverci”.
Nonostante la super prestazione (con doppietta) con la maglia azzurra, Frattesi è destinato a partire nuovamente dalla panchina: “Lo abbiamo voluto fortemente, si è inserito benissimo all’Inter. Sta lavorando molto bene, io chiaramente devo fare delle scelte e sono contento di doverle fare – spiega Inzaghi – Barella e Frattesi hanno dimostrato sia qui all’Inter che in Nazionale di poter giocare insieme. Avercene di problemi così… Barella si è spostato a sinistra con l’Italia, ma non è una soluzione definitiva. Entrambi hanno comunque dei compiti precisi sia in fase offensiva che difensiva. Vedremo strada facendo: il mio unico mio pensiero è scegliere la migliore formazione possibile per il bene dell’Inter. Chiunque giochi. Adesso si giocherà tanto, ogni tre giorni e avrò bisogno di tutti”.
Sulla formazione, Inzaghi ammette: “Ho dei dubbi, ce ne sono sempre, oggi ancora di più. Ho visto Lautaro solo ieri per mezzo’ora, Sanchez e Cuadrado invece li vedrò solo oggi. Dovrò valutare le condizioni di tutti perché diversi hanno giocato tanto in nazionale. Cuadrado spero che si possa allenare nei migliori dei modi, l’ho visto sereno ieri, mi auguro di recuperarlo per domani. Sanchez non l’ho ancora visto, vediamo domani mattina”.
L’allenatore piacentino non si sbilancia sulla corsa scudetto e fa una battuta: “Le griglie non mi piace farle, lo sapete. Prima dell’inizio della stagione si diceva che eravamo meno forti rispetto allo scorso anno, mentre adesso dopo tre giornate sembra che dobbiamo vincere l’Europeo che invece lo gioca l’Italia (ride, ndr)… So che fa parte del gioco ed è normale avere grande responsabilità. Noi dobbiamo pensare solo al campo e a dare il massimo come stiamo facendo”. Inzaghi aggiunge sull’argomento: “Abbiamo perso giocatori importanti, la società è stata bravissima a mettere dentro giocatori giovani di valore con gente di esperienza che li aiuterà. Lo dirà il tempo se saremo più forti rispetto all’anno scorso”.
L’Inter incrocerà un Milan diverso: “Resta una squadra aggressiva, organizzata, bene allenata. Hanno messo più fisicità. Senz’altro faranno bene, anche se certamente hanno cambiato sia a livello di rosa che tattico”. Leao sarà il pericolo numero uno: “È l’osservato speciale, è un grandissimo giocatore. Sta facendo benissimo negli ultimi anni. Cercheremo di prendere delle contromisure, come abbiamo fatto altre volte. Ha tanta qualità, come ce l’hanno anche i giocatori dell’Inter”. Infine, sul confronto in panchina con Pioli: “C’è grandissima stima reciproca, ognuno sta facendo la propria strada. Io sono orgoglioso di quello che ho fatto finora. Ho sempre dato tutto me stesso, insieme al mio staff e i ragazzi che hanno fatto due anni benissimo e devono continuare così”.
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