Danilo incensa Allegri: “Alla pari con Guardiola. Vlahovic deve imparare una cosa”

Il difensore e capitano della Juventus ha ereditato la fascia da Bonucci: da Allegri a Vlahovic e Pogba, le sue parole sul mondo bianconero

Leader in campo e nello spogliatoio. Danilo è ormai una colonna della Juventus di Allegri e già nella scorsa stagione aveva ereditato la fascia da capitano di Bonucci.

Juventus, Danilo su Allegri
Danilo, capitano della Juventus (LaPresse) – Calciomercato.it

La Juve è ormai una seconda pelle per il difensore e nazionale brasiliano: “Quando vedo quella maglia qualcosa dentro di me succede. E’ una questione di responsabilità individuali e collettive. Ci sono momenti in cui guardo la fascia al mio braccio e avverto uno stimolo in più“, le parole dell’ex Manchester City al ‘Corriere dello Sport’. Danilo fa un confronto tra Guardiola e Allegri: “Li metto a pari punti. Hanno visioni differenti, ma un unico obiettivo. Con Max condivido moltissime cose, è leale, diretto, con pochi giri di parole e sa anche tornare sui suoi passi. Il nostro è un rapporto talmente franco da sfiorare la complicità. Ti dice: se con tre passaggi riesco ad arrivare in porta, perché devo impiegarne cinquanta? Max vuole soprattutto vincere. Se nel calcio non vinci non ti diverti e non diverti. È pratico, concreto. Se sono arrivato a questi livelli lo devo agli ultimi due anni con lui. Nella mia crescita a Torino – aggiunge Danilo – anche la stagione con Pirlo è stata molto formativa”.

Juventus, Danilo: “Non abbandono Pogba. Chiesa guardi Foden”

Danilo si sposta successivamente sull’attualità e sul caso Pogba: “Mi dispiace molto per Paul. Gli sono sempre stato vicino, non lo abbandono proprio adesso”.

Danilo esulta
Danilo, 32 anni (LaPresse) – calciomercato.it

Su Vlahovic e Chiesa, attesi al definitivo salto di qualità alla Continassa: “Dusan è molto giovane, ha avuto alti e bassi, ma fa parte del percorso. Si mette troppe pressioni addosso e deve imparare a gestirle. Se ci riuscirà diventerà uno dei migliori centravanti in Europa. Federico è uno dei talenti più importanti in Italia, ha bisogno di essere coccolato. Ha grande tecnica, ma deve imparare a competere in ogni istante. Vedi Foden: lui è uno che non si concede pause. Federico deve arrivare a quel livello con la testa”. Infine sulla questione Bonucci: “Io voglio che la decisione di smettere sia mia e soltanto mia. Spero di poterlo fare con un club quanto con la nazionale”.

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