L’Inter schianta il Milan nel derby dopo una prestazione praticamente perfetta dell’undici di Simone Inzaghi. Tanta abbondanza in questa stagione per il tecnico nerazzurro
‘Manita’ e prova di forza dell’Inter nel derby cittadino contro il Milan. Sono cinque su cinque nel 2023 per Simone Inzaghi, che ha stravinto nuovamente il confronto in panchina contro il collega Pioli.
Calcio armonioso, solidità, cinismo e singoli: l’allenatore piacentino sta esaltando la sua Inter in questa primissima parte di campionato, sulla scia della bontà del lavoro svolto la scorsa stagione quando i nerazzurri hanno sfiorato il colpaccio in Champions League mettendo paura alla corazzata Manchester City. Inzaghi è uscito con lucidità dalle sabbie mobili mettendo a tacere le critiche, alzando il livello prestazionale della sua squadra dallo scorso marzo tra Europa e Serie A. L’Inter è entrata in un’altra dimensione, ha una nuova consapevolezza nei propri mezzi e ad oggi è il punto di riferimento nel panorama italiano. Ma non solo. Lautaro e compagni hanno acquisto un gioco e una quadratura ‘europea’, benché ne dica Arrigo Sacchi (quasi) mai tenero di complimenti con Inzaghi e la sua Inter.
Il tecnico ci sta mettendo del suo, ma anche la società (che ha rafforzato la sua posizione con il rinnovo fino al 2025) gli ha messo a disposizione una rosa all’altezza e addirittura ancora più competitiva rispetto al passato.
Questo malgrado le partenze eccellenti di gente come Onana, Skriniar, Brozovic, Dzeko e il tradimento di Lukaku. Marotta e Ausilio hanno fatto di necessità virtù, muovendosi con la solita abilità nonostante i paletti imposti dalla famiglia Zhang. E pensare che nella stracittadina di ieri Inzaghi ha tenuto in panchina per tutti i 90 minuti gente del calibro di Pavard, Sanchez, Cuadrado e Klaassen mentre dalla panchina è subentrato un certo Frattesi, protagonista assoluto in Nazionale e strappato al Sassuolo e alla concorrenza della Juventus per 38 milioni di euro (bonus compresi). Questa Inter fa davvero paura a tutte ed è logicamente in pole nella griglia scudetto.
Inzaghi è stato accontentato con due giocatori di livello per ruolo e non dimentica neanche Asllani, sul punto di lasciare Milano nel rush finale dell’ultimo mercato estivo: “Molte società ce lo hanno chiesto, noi lo abbiamo voluto l’anno scorso e sta continuando a lavorare molto bene. Deve proseguire così, alle spalle di Calhanoglu abbiamo lui. A centrocampo ho anche Sensi e Klaassen oltre a Frattesi: tutti saranno molto importanti nell’arco della stagione”, le parole del tecnico ex Lazio al termine del derby. Abbondanza e piedi buoni, con Thuram che nel reparto d’attacco ha subito cancellato quel Lukaku che il mister emiliano avrebbe rivoluto ad Appiano Gentile. Ma ormai questo è il passato: Inzaghi si gode i suoi gioielli e un’Inter mai così compiuta.
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