Il tecnico del Milan finisce nel mirino della critica dopo la pesante sconfitta contro l’Inter di Simone Inzaghi
Far tesoro del passato è fondamentale affinché la storia non si ripeta. Stefano Pioli e il suo Milan, invece, hanno deciso di dimenticare, volutamente, quanto successo nei derby scorsi e puntualmente è arrivata l’ennesima umiliazione.
Vedere lo stesso atteggiamento, gli stessi errori e l’incapacità di contrastare gli attacchi dell’Inter hanno così fatto arrabbiare tantissimo i tifosi del Milan. I sostenitori del Diavolo non riescono proprio a spiegarsi come sia possibile che dagli ultimi cinque derby persi, Pioli e i suoi uomini non abbiano imparato davvero nulla.
Il Milan ha cambiato gli uomini, con l’inserimento di Pulisic, Loftus-Cheek e Reijnders, ha cambiato anche il modulo, passando dal 4-2-3-1 al 4-3-3, ma non il modo di stare in campo. L’Inter ha così semplicemente fatto il suo gioco, surclassando l’avversario con le proprie armi. Anche i nerazzurri, d’altronde, non hanno cambiato stile di esprimersi, ma Pioli non è riuscito comunque a trovare le contromosse per portare a casa il derby.
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Inevitabilmente il tecnico di Parma è finito nel mirino della critica e in queste ore stanno facendo discutere parecchio le sue dichiarazioni nella conferenza stampa della vigilia.
Una conferenza stampa in cui Pioli si è mostrato sicuro di se: “Non abbiamo paura, i derby del passato non contano“. Il mister, rispondendo ad una domanda di Calciomercato.it, aveva poi fatto capire di conoscere bene l’Inter, essendo certo che i nerazzurri, nonostante l’inserimento di Thuram tra i titolari, non avessero cambiato modo di giocare. Effettivamente è stato così, ma non è bastato saperlo, per fermarli.
E’ sotto gli occhi di tutti l’incapacità da parte di Pioli, di proporre qualcosa di nuovo per contrastare Simone Inzaghi. Con l’assenza di un centrale veloce, come Tomori, tutti pensavamo che l’atteggiamento della difesa potesse essere diverso, ma così non è stato.
Ma Pioli, sicuro di se e della forza della sua squadra, in un modo un po’ arrogante, lo aveva detto chiaramente: “Anche con la presenza di Simon Kjaer non cambierà l’atteggiamento della difesa“. Si è pensato fosse un bluff, il tifoso del Milan lo ha sperato, ma è bastato poco per capire che fosse tutto vero.
Il Milan ha giocato altissimo, con il danese e Thiaw (anche lui non proprio un fulmine di guerra) chiamati a sfidare a campo aperto due attaccanti velocissimi come Lautaro Martinez e Thuram. Un atteggiamento visto giĂ nei derby contro Antonio Conte e che non ha chiaramente mai pagato. Ora le parole della vigilia di Pioli e il suo atteggiamento gli stanno tornando indietro come un boomerang.
Un Pioli, non proprio umile, che non è piaciuto, infine, nemmeno nel corso della conferenza stampa post gara, quando non ha voluto chiedere scusa ai tifosi per l’umiliazione subita da Simone Inzaghi.
La speranza del mondo rossonero, adesso, è che il derby sia stato davvero solo una brutta parentesi, ma non servirà molto tempo per capirlo: già martedì, contro il Newcastle, d’altronde, potremmo scoprire se le certezze di Pioli e del suo Milan si sono già sciolte come neve al sole.
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