Il retroscena sulla sostituzione di Kvaratskhelia in Genoa-Napoli: ecco perché Garcia l’ha voluto sostituire nel momento clou del match.
Tutto si può dire su Khvicha Kvaratskhelia tranne che non si sia integrato bene con l’Italia. Il motivo? Ebbene, l’ha dimostrato a Marassi contro il Genoa. Dopo appena un anno trascorso a Napoli, il georgiano comunica a gesti e utilizza la tipica mano a pigna che tutto il mondo ci imita.
Quella reazione alla sostituzione per Zerbin all’ottantottesimo, quando il risultato poteva essere ancora ribaltato, è diventata virale per diverse ragioni. Innanzitutto, perché raramente in questa esperienza italiana si è visto Kvara infastidito da un cambio. E poi perché resta un rebus l’ingresso in campo di Zerbin anziché quello di Lindstrom, gettato nella mischia contro la Lazio e titolare con la Danimarca durante la sosta.
Garcia ha spiegato le sue scelte e sembrerebbe aver voluto lanciare un messaggio forte e chiaro a tutta la squadra: ecco cosa c’è dietro l’ingresso di Zerbin.
La sostituzione Kvaratskhelia-Zerbin ha lasciato tantissimi tifosi azzurri perplessi, che ancora si domandano il perché di quel cambio a pochi minuti dal termine. Come si può fare a meno del MVP della passata stagione di Serie A in un momento concitato della partita?
Per Rudi Garcia, però, il discorso è diverso. Zerbin si è allenato costantemente sotto i suoi occhi per due settimane, quando nel mentre altri 15 giocatori azzurri erano sparsi in giro per il mondo per disputare gli incontri internazionali con le proprie selezioni. Kvaratskhelia compreso.
L’ex attaccante del Frosinone ha dimostrato a Castel Volturno di essere in forma e di meritarsi il campo, anche se solo per qualche minuto. Garcia sperava di poter sorprendere la linea difensiva genoana con questa sostituzione un po’ a sorpresa, ma Zerbin non è riuscito a incidere in quei pochi minuti rimasti a disposizione.
“E’ importante per me far vedere a chi si allena bene come lui durante la settimana che può avere minutaggio” ha dichiarato l’allenatore francese nel post gara di Genoa-Napoli. Un messaggio forte e chiaro a Kvaratskhelia e tutti gli altri suoi compagni. Certo, ci sono ancora delle gerarchie, ma nessuno deve sentirsi troppo al sicuro della titolarità se non si allena con una certa regolarità. Garcia sta compiendo una rivoluzione tattica dopo l’addio di Spalletti e ora terrà sulle spine anche i protagonisti dello Scudetto, i quali avranno la responsabilità di fare qualcosa in più per rimettere il Napoli in carreggiata. Il tempo stringe.
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