Edoardo Bove ha tagliato ieri il traguardo delle 50 presenze con la Roma a 21 anni e 4 mesi: meglio di lui hanno fatto solo i grandi del passato
La Roma è ripartita alla grande trovando la prima vittoria stagionale. All’Olimpico l’Empoli è stato travolto 7-0 grazie alla serata di grazia di tutti i giocatori in campo, compresi i nuovi acquisti che Mourinho e Pinto tanto stanno coccolando. Sanches e Lukaku hanno trascinato i giallorossi insieme a Cristante e Dybala, dando la sensazione che in questa stagione – con la squadra al completo – ci si potrà divertire.
Soprattutto a centrocampo, il reparto più completo anche grazie alle alternative che solo alternative non sono. Aouar, Pellegrini, Paredes, Sanches, Cristante e Bove compongono uno dei pacchetti di mediana migliori della Serie A. Soprattutto pensando ai margini di miglioramento di tutti, soprattutto del motorino classe 2002. Che ormai non è più una sorpresa, perché gioca con naturalezza e personalità. Corre sì, ma sa pure usare la testa e i piedi. Bove sta continuando il suo percorso, Mourinho si fida tantissimo di lui e glielo sta dimostrando in questi mesi. Bloccandolo sul mercato e dandogli minuti, costanza. Lo dicono i numeri, perché ieri il talento cresciuto nella Boreale ha collezionato la 50esima presenza con la maglia della Roma. Di già.
E lo ha fatto a 21 anni e 124 giorni, continuando la lunga tradizione di romani e romanisti venuti alla luce grazie al fiorente settore giovanile giallorosso. Non sono tantissimi di calciatori nati nella capitale che hanno fatto meglio di lui. Neanche Daniele De Rossi, che ha raggiunto le 50 presenze in prima squadra alla stessa identica età di Bove.
Dati Transfermarkt alla mano, siamo risaliti alle presenze di tutti i giocatori romani della storia giallorossa (circa un centinaio) alla stessa età – anni, mesi e giorni – che aveva il 2002 dell’Appio-Latino nel match con l’Empoli. E sono appena undici quelli che avevano più di 50 partite in prima squadra. Andando a ritroso nel tempo il primo è Aleandro Rosi (57) nel 2008. Il secondo è la leggenda: Francesco Totti, con 126 partite a 21 anni e 124 giorni (siamo quindi a gennaio del ’98). Neanche a dirlo, è lui il migliore.
Prima ancora troviano un’altra bandiera come il ‘Principe’ Giuseppe Giannini (64), poi Roberto Muzzi (52). Si arriva così a un mito come ‘Picchio’ De Sisti (77 nel 1964), decisamente non uno qualsiasi. E poi? Franco Peccenini (63) e Francesco Rocca (89), due che se non fosse stata per la maledetta sfortuna, avrebbero fatto la storia giallorossa anche in campo. Due enormi giocatori, i “terzini della Roma per i prossimi vent’anni”. Ma il fato per loro ha voluto diversamente. Siamo nel 1975. Arriviamo così, negli stessi anni, a Luciano Spinosi (55). E infine un ultimo balzo a un’altra coppia che ha ha scritto la storia. Uno è Amedeo Amadei, leggendario ‘Fornaretto’ da 110 gol con la maglia della Roma, quarto marcatore di sempre. Per lui 103 presenze all’età di Bove (siamo nel 1942). L’ultimo invece è Antonio Fusco, con 85, altro simbolo: è il 1937.
Con un paio di eccezioni, una lista composta praticamente solo da leggende e bandiere. Nessuna fretta, è ancora presto e i paragoni non hanno mai fatto bene a nessuno. Ma Bove al momento ha i segni dell’ennesimo predestinato, forte in campo e nella testa, romano e romanista, già grande e fondamentale nonostante l’età. Non a caso la società – come vi abbiamo raccontato pochi giorni fa – ha già avviato i colloqui per il rinnovo di Edoardo, che ha tutta l’intenzione di continuare a Trigoria il suo percorso. E dare seguito a quello che le stelle, dal gol al Leverkusen alle 50 presenze come i più grandi, gli stanno dicendo. Testa sulle spalle, quello sempre, ma con un occhio al sogno giallorosso.
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