La Juventus si gode la vittoria sulla Lazio e i 10 punti in classifica, frutto di tre vittorie e un pareggio. Un andamento tutto sommato positivo, nonostante la sola Lazio affrontata tra le big; e la prestazione non eccelsa in casa col Bologna
Un avvio di stagione molto buono per Fabio Miretti, che ha staccato il pass della 50esima presenza in prima squadra. Sempre titolare quest’anno, tranne proprio nel pareggio interno con la formazione di Motta.
Il nuovo corso della Juventus è volto alla sostenibilità. E per essere sostenibili e competitivi in un mercato sempre più globale, il settore giovanile è indubbiamente un punto di forza e riferimento. È da lì che vanno trovate risorse tecniche ed economiche che possano tornare utili, in campo e fuori.
In questo discorso, rientra appieno la crescita di Fabio Miretti, 20 anni appena compiuti e nato in una delle valli montuose che guardano su Torino. Insomma, un vero prodotto del vivaio, cresciuto a pane e Juve. Il centrocampista, nella vittoria contro la Lazio, ha festeggiato le 50 presenze con la maglia bianconera della prima squadra.
Un traguardo importante per il classe 2003, transitato dalle giovanili alla Primavera, per poi giungere prima in Next Gen e in prima squadra. L’esordio tra i grandi è arrivato l’8 dicembre 2021 col Malmoe in Champions League. Poi la prima da titolare in Serie A, contro il Venezia il primo maggio dello scorso anno. E circa 12 mesi fa, il 6 settembre 2022, anche l’esordio da titolare in Champions League contro il PSG. Il più giovane della storia della Juve, dietro solo ad un precoce Stefano Pioli.
Si scrive Miretti, si legge precocità. Già, perché il ragazzo di Pinerolo ha bruciato le tappe, e lo ha fatto nell’alveo di un percorso che ben descrive il sistema creato dalla Juventus per fare crescere i propri giocatori.
Fabio ha raggiunto 50 presenze con la maglia che tifa fin da bambino, e lo ha fatto prima di Del Piero – che pari d’età era a 35 – e Claudio Marchisio, che ha esordito a 20 anni e mezzo nella Juve dei grandi.
Combinazione, o forse no, l’unica occasione nella quale la Juventus non ha centrato i tre punti nel corso di questo avvio di campionato, coincide con l’unica gara dove il classe 2003 non figurava tra i titolari. Con la Lazio, sabato scorso, una prestazione convincente da parte sua, composta di dinamismo e intelligenza tattica. Le sue caratteristiche migliori, unite a una grande capacità col pallone, come sottolineato da Allegri recentemente: “Miretti ha una tecnica straordinaria”.
Al numero 20 manca “solo” il gol, che è arrivato con la Nazionale U21 di Nunziata nell’ultima pausa per le selezioni dei diversi paesi. Un buon movimento e un tap-in al limite dell’area piccola che non lascia scampo al portiere della Turchia. La rete, Miretti, l’ha trovata in tre occasioni nel campionato di Serie C e una nella coppa di categoria, ma mai con la prima squadra della Juventus. Le occasioni ci sono state e ci saranno, è questo un ulteriore step che deve compiere il giovane bianconero, per imporsi sotto tutti i punti di vista. E per provare ad allontanare le voci di mercato, che vogliono la Juve attiva per un eventuale post-Pogba. E ancora, per sciogliere ogni dubbio su trattative che lo vedevano coinvolto in ipotetiche cessioni in prestito “per fare esperienza”. Miretti ha tutta l’intenzione di far capire di essere uno su cui vale la pena puntare, per continuare a crescere sì, ma con la maglia bianconera… indossata già 50 volte.
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