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Juve, allenamento a porte aperte: Spalletti, prove di 4-3-3 e l’infortunio di Alex Sandro

La Juventus ha organizzato un allenamento a porte aperte per incontrare i propri tifosi.  Allo Juventus Training Center ‘La Continassa’ un clima disteso e alcune indicazioni interessanti

Questo mercoledì mattina torinese ha lasciato alcuni spunti, dalle prove di 4-3-3, alla presenza del ct Spalletti, passando per Fagioli play. Per poi arrivare agli acciacchi di Alex Sandro.

Massimiliano Allegri
Massimiliano Allegri (LaPresse) – calciomercato.it

L’allenamento dei giocatori non inizia sotto la tribuna, agli occhi dei tifosi, ma in uno dei campi laterali, per le fasi di riscaldamento. Pochi minuti e subito la prima notizia di giornata. Sotto i gazebo del JTC compare Luciano Spalletti. 

Il nuovo ct della Nazionale parlotta con i membri della dirigenza, in primis Gianluca Pessotto, mentre i bianconeri proseguono nel riscaldamento. Lo staff tecnico, nel mentre, prepara il campo davanti alla tribuna centrale. Tutto il gruppo squadra si sposta poi al campo centrale, a favore di tifosi. L’allenamento vero e proprio inizia con due gruppi separati e esercizi di passaggi di fila, in una porzione di campo. In questa fase Allegri non c’è, è a bordo campo: lungo il colloquio con Spalletti. I due allenatori toscani si dilungano nelle chiacchiere e negli scambi di opinioni.

Non presenti questa mattina – come da programma – Vlahovic e Chiesa, per loro un allenamento personalizzato, così come per Nicolussi Caviglia, per lui una distorsione alla caviglia. 

Juventus, allenamento a porte aperte: Allegri e Magnanelli provano il 4-3-3

L’allenamento della Juventus mette in mostra anche alcuni esperimenti tattici, come variazione sul tema cardine del 3-5-2. Con Fagioli come playmaker, la coppia centrale Danilo-Bremer, Kostic terzino e Iling Junior mezzala.

Luciano Spalletti
Luciano Spalletti (LaPresse) – calciomercato.it

Il mister raggiunge poi il gruppo, che agli ordini anche di Magnanelli si dispone in campo con due squadre. Prove di 4-3-3, per lo meno da un lato, con Danilo e Bremer centrali, dall’altro invece Rugani, Gatti e Alex Sandro. Il primo a lasciare il campo è proprio il brasiliano che, poco dopo l’inizio della partitella, viene accompagnato a bordo campo e poi dentro la struttura del JTC. Le sue condizioni sono da valutare nelle prossime ore, zoppicava vistosamente. Altro giocatore ad abbandonare l’allenamento è Rabiot, per lui però solo dovrebbe essere solo una botta.

Gli occhi, tra campo e bordo campo, scrutano anche il direttore Giuntoli: anche lui si trattiene con Spalletti, sedendosi col ct su una panchina per godersi l’allenamento. La sessione prosegue poi con una partitella a metà campo. Qualche esperimento, con Weah messo in attacco sull’esterno, o Fagioli in posizione di play. Altre prove di Allegri da evidenziare sono state Kostic terzino sinistro nella linea difensiva a quattro e Iling Junior (tra l’altro in gol) schierato come mezzala sulla mediana.

L’allenamento si conclude solo con una parte del gruppo squadra, con il classico esercizio di scambi e appoggi, volti a conclusioni verso la porta. A questa fase non partecipa Szczesny, che si avvicina alla tribuna e lancia lancia la propria divisa a qualcuno subito sotto la balaustra, precisando: “E’ tutta sudata eh!”, andando via con un sorriso; così come Kostic, che regala la maglietta ai tifosi. Sul finire, un dialogo tra Spalletti e Kean, con ipotizzabile riferimento all’azzurro della Nazionale.

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