La Juventus ha organizzato un allenamento a porte aperte per incontrare i propri tifosi. Allo Juventus Training Center ‘La Continassa’ un clima disteso e alcune indicazioni interessanti
Questo mercoledì mattina torinese ha lasciato alcuni spunti, dalle prove di 4-3-3, alla presenza del ct Spalletti, passando per Fagioli play. Per poi arrivare agli acciacchi di Alex Sandro.
L’allenamento dei giocatori non inizia sotto la tribuna, agli occhi dei tifosi, ma in uno dei campi laterali, per le fasi di riscaldamento. Pochi minuti e subito la prima notizia di giornata. Sotto i gazebo del JTC compare Luciano Spalletti.
Il nuovo ct della Nazionale parlotta con i membri della dirigenza, in primis Gianluca Pessotto, mentre i bianconeri proseguono nel riscaldamento. Lo staff tecnico, nel mentre, prepara il campo davanti alla tribuna centrale. Tutto il gruppo squadra si sposta poi al campo centrale, a favore di tifosi. L’allenamento vero e proprio inizia con due gruppi separati e esercizi di passaggi di fila, in una porzione di campo. In questa fase Allegri non c’è, è a bordo campo: lungo il colloquio con Spalletti. I due allenatori toscani si dilungano nelle chiacchiere e negli scambi di opinioni.
Non presenti questa mattina – come da programma – Vlahovic e Chiesa, per loro un allenamento personalizzato, così come per Nicolussi Caviglia, per lui una distorsione alla caviglia.
L’allenamento della Juventus mette in mostra anche alcuni esperimenti tattici, come variazione sul tema cardine del 3-5-2. Con Fagioli come playmaker, la coppia centrale Danilo-Bremer, Kostic terzino e Iling Junior mezzala.
Il mister raggiunge poi il gruppo, che agli ordini anche di Magnanelli si dispone in campo con due squadre. Prove di 4-3-3, per lo meno da un lato, con Danilo e Bremer centrali, dall’altro invece Rugani, Gatti e Alex Sandro. Il primo a lasciare il campo è proprio il brasiliano che, poco dopo l’inizio della partitella, viene accompagnato a bordo campo e poi dentro la struttura del JTC. Le sue condizioni sono da valutare nelle prossime ore, zoppicava vistosamente. Altro giocatore ad abbandonare l’allenamento è Rabiot, per lui però solo dovrebbe essere solo una botta.
Gli occhi, tra campo e bordo campo, scrutano anche il direttore Giuntoli: anche lui si trattiene con Spalletti, sedendosi col ct su una panchina per godersi l’allenamento. La sessione prosegue poi con una partitella a metà campo. Qualche esperimento, con Weah messo in attacco sull’esterno, o Fagioli in posizione di play. Altre prove di Allegri da evidenziare sono state Kostic terzino sinistro nella linea difensiva a quattro e Iling Junior (tra l’altro in gol) schierato come mezzala sulla mediana.
L’allenamento si conclude solo con una parte del gruppo squadra, con il classico esercizio di scambi e appoggi, volti a conclusioni verso la porta. A questa fase non partecipa Szczesny, che si avvicina alla tribuna e lancia lancia la propria divisa a qualcuno subito sotto la balaustra, precisando: “E’ tutta sudata eh!”, andando via con un sorriso; così come Kostic, che regala la maglietta ai tifosi. Sul finire, un dialogo tra Spalletti e Kean, con ipotizzabile riferimento all’azzurro della Nazionale.
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