La Lazio raggiunge il pareggio nel modo più incredibile, con un gol del portiere al 95′: le parole di Maurizio Sarri in conferenza stampa
Giustizia è fatta. Poco importa che a compierla sia stato Ivan Provedel piuttosto che Immobile o Luis Alberto. Maurizio Sarri lo sa e nella conferenza stampa postpartita di Lazio-Atletico Madrid lo ‘grida’ a voce potente: “Il gol sembra un episodio fortunato perché l’ha fatto il portiere, ma è un atto di giustizia. Non meritivamo di uscire con la sconfitta. Nel primo tempo abbiamo giocato nettamente meglio noi, all’intervallo c’era il rischio di abbandonarsi alla sfortuna e dire ‘quest’anno non gira e basta’. Invece siamo rimasti dentro una partita difficile. Punto meritatissimo con una buona prestazione, nonostante ci dicano tutti che siamo una squadra in difficoltà. Ma nelle ultime tre abbiamo affrontato Napoli, Juventus e Atletico Madrid che sono tre delle squadre più forti d’Europa facendo una vittoria, una sconfitta e un pareggio. Quindi vuol dire che ci siamo dentro a questo livello”.
Sarri poi risponde così all’osservazione che pone sotto la lente una manovra un po’ più lenta del solito da parte della Lazio: “È lenta perché le condizioni del terreno sono disastrose. Bisogna fare sempre tre tocchi e noi siamo l’unica squadra in Italia sopra il 98% di palloni giocati rasoterra. L’anno scorso di questi tempi perdevamo 5-1 con il Midtjylland, quindi quest’anno siamo più avanti. Le nostre responsabilità forti sono sulle prime due partite, poi abbiamo dimostrato di potercela giocare anche a livello europeo alto”.
La domanda di Calciomercato.it, invece, è andata a toccare l’argomento Luis Alberto che anche stasera è stato faro tecnico e mentale: “Luis Alberto questo livello lo ha raggiunto anche lo scorso anno dopo il Mondiale. Per noi è diventato un giocatore imprescindibile, importantissimo e ha tutte le caratteristiche del leader sia dal punto di vista tecnico che caratteriale”. E allora la Lazio tutta che messaggio lascia? “Che quando siamo in questi momenti bisogna andare oltre l’episodio, non ci si deve abbandonare alla sfortuna altrimenti entriamo da rassegnati e facciamo un secondo tempo non positivo. Bisogna sconfiggere anche l’episodio e alla fine ne siamo venuti a capo, giustamente”.
In chiusura sui nuovi acquisti entrati nella ripresa, Isaksen e Guendouzi: “Sono entrati in un momento della gara molto difficile, non hanno fatto male ma è chiaro che occorre un po’ di tempo, sono ragazzi che vengono da esperienze diverse quindi è un percorso di qualche mese che deve essere fatto. Sono contento di come si stanno applicando e penso che i margini di miglioramento siano notevoli”. Ora il Celtic: “Quando si parla di un girone che dura sei partite le partite sono tutte importanti e determinanti. In Scozia le gare non sono mai semplici, è un avversario ancora da studiare”.
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