La Juventus senza Champions né altri impegni europei, e seconda in classifica, non può passare inosservata sul panorama del calcio italiano
L’entusiasmo e l’attenzione mediatica dopo la vittoria contro la Lazio sono cresciuti ancora. Mister Allegri getta acqua sul fuoco, indicando altre formazioni per la vittoria finale.
“Serve equilibrio”, dice mister Massimiliano Allegri. Che poi è un po’ come il ‘halma’ ormai must del livornese. Perché Allegri sa che la sua squadra, ricca di giovani e di potenziale, non può e non deve farsi distrarre. Bisogna continuare così, predica tranquillamente il livornese, “una vittoria o una sconfitta non spostano tutto quanto”.
Equilibrio per Allegri è sinonimo di forza. Perché, nella mente del mister, è un passaggio necessario, parte di un processo di crescita. Essere equilibrati e focalizzati sull’obiettivo, che è sempre il quarto posto. Per fare ciò, però, bisogna fare un passetto alla volta. Consapevoli delle proprie caratteristiche, cercando di tenere fuori dal JTC ‘La Continassa’ quel brusio di fondo, che fa rima con ‘Scudetto’.
È naturale, che si parli della Juve anche in chiave tricolore. Una formazione tra le più forti della Serie A – che dir si voglia – e senza impegni infrasettimanali né trasferte scomode, guidata da uno degli allenatori più vincenti, che piaccia o no. Già, perché anche il gioco della Juve è cambiato. Allegri però non ci casca e spiega che è frutto di una rosa più dinamica e giovane che deve correre di più. Forse per non dare ragione ai cosiddetti ‘giochisti’, forse per non ammettere che con Chiesa e Vlahovic che vanno forte è tutto un po’ più facile.
Il mister bianconero, alla vigilia della quinta gara stagionale di Reggio Emilia contro il Sassuolo, getta acqua sul fuoco e chiarisce l’obiettivo della sua Juve per la stagione 23/24.
Nel gioco delle parti, mister Allegri ci è dentro fino al collo. Di fronte ci sono le altre due storiche big italiane, le milanesi Inter e Milan. E il Napoli, fregiato dello Scudetto ottenuto lo scorso anno.
L’Inter ai nastri di partenza pare una corazzata. La formazione di Inzaghi ha la rosa più profonda di tutte che sembra non aver equali in Italia. La partenza perfetta, coronata col derby, è stata leggermente scalfita dal pareggio contro la Real Sociedad a San Sebastian. Resta la formazione più attrezzata e Allegri lo sa. Dall’altra parte del Naviglio c’è il Milan, che ha cambiato molto ma che fino al derby aveva convinto tutti per la velocità di inserimento dei nuovi. Forse meno forte dell’Inter, ma è pur sempre semifinalista della scorsa Champions League (dove ha eliminato proprio i Campioni d’Italia ai quarti). In questo gioco a passarsi la ‘patata bollente’ dei favoriti per lo Scudetto, entra di diritto il Napoli, per quanto fatto nel corso degli ultimi anni e per quanto coronato la scorsa stagione. Gli azzurri forse non paiono più la macchina perfetta di Spalletti, ma restano una rosa fortemente temibile. E sono campioni in carica.
Mister Massimiliano Allegri lo sa, e fa riferimento a questo e molto altro per ‘scaricare’ il peso sugli altri. La sua Juventus, dice lui, deve tornare in Champions League. La parola ‘Scudetto’ alla Continassa è bandita, almeno pubblicamente, e non c’è voglia di prendersi il titolo di anti-Inter. È un gioco delle parti e rientra nel processo di crescita che vuole Allegri. Equilibrio e obiettivo quarto posto, questa la ricetta di Allegri per la stagione, senza tanti grilli per la testa. Che poi l’occhio alla classifica possa essere una pratica quotidiana, lo dice la storia della società torinese. Allegri però predica calma – o meglio ‘halma’ – a bordo campo come in conferenza, lanciando la patata bollente a Inzaghi, Pioli e Garcia.
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