L’ultima avventura di mister Mazzarri, con finale molto amaro e le prospettive di un nuovo incarico. A quali panchine è stato accostato?
Chi negli ultimi anni ha seguito il mondo del pallone con un minimo di attenzione, sicuramente ricorderà la figura del toscano Walter Mazzarri, un allenatore di cui da po’ di tempo non si sente più parlare come in passato e ciò per il semplice motivo che, attualmente, compone la folta schiera degli allenatori svincolati, ovvero in cerca di una nuova squadra da guidare e con cui magare guadagnarsi nuove vittorie e trofei.
Il suo nome è completo è Mario Roberto Walter Mazzarri, classe 1961, ed anche lui ha scelto di intraprendere la carriera di mister dopo aver praticato il calcio a livello agonistico per lungo tempo. Di ruolo in campo Mazzarri era un centrocampista, e tra le squadre in cui ha militato in veste di atleta troviamo il Viareggio, l’Acireale, il Modena e il Torres con cui chiuse la carriera a metà anni ’90 del secolo scorso. Con Cagliari ed Empoli giocò alcune stagioni in Serie A.
Decisamente meglio il percorso da allenatore, in cui si tolse diverse soddisfazioni collezionando centinaia e centinaia di presenze in panchina di Serie A. Vero è però che Walter Mazzarri è stato visto in panchina anche all’estero, allenando il Watford nella stagione 2016/2017.
Oggi il tecnico è fermo, dopo l’ultimo impegno professionale che lo ha legato non per molto tempo ad un club italiano, ma quale potrebbe essere il suo futuro? Quali le ultime voci su di lui e sui suoi possibili prossimi impegni in veste di mister? E cosa fa attualmente? La sintetica scheda che segue, lo chiarirà.
Il toscano Mazzarri ha un’esperienza quasi trentennale alla guida di club di calcio in qualità di coach. Sampdoria, Napoli, Inter e Torino sono sicuramente le sue panchine più importanti, ma non bisogna dimenticare la sua ultima avventura – nella stagione 2021/2022 – alla guida del Cagliari.
Arrivò nel club sardo dopo l’esperienza al Torino, che non si concluse positivamente ma anzi con un esonero nel febbraio 2020. Walter Mazzarri infatti incassò infatti 11 sconfitte in 22 partite alla guida dei granata e la scelta della separazione delle strade di dirigenza ed allenatore fu dunque una conseguenza del non positivo andamento in Serie A.
Dopo più di un anno l’approdo al Cagliari: nel settembre 2021 la firma per un contratto di durata triennale che, come al solito, sarebbe stato ‘messo alla prova’ dall’andamento della squadra nel corso del torneo della A.
Ereditava una squadra al penultimo posto in classifica, avendo Mazzarri sostituito l’esonerato Semplici. Nel club rossoblù però il tecnico toscano non ebbe particolare fortuna ed anzi, in 32 gare nella massima serie italiana, ottenne un totale di 6 vittorie, 9 pareggi e ben 17 sconfitte. Numeri che di certo non potevano rafforzarne la presenza nel club. Conseguentemente ad inizio maggio 2022, la dirigenza del Cagliari scelse di sollevarlo dall’incarico, in considerazione della striscia negativa della squadra che, all’epoca, aveva perso 7 delle ultime 8 partite disputate sotto la gestione Mazzarri.
Visto quanto successo al Cagliari, qualche dettaglio ulteriore è d’uopo. L’ultima esperienza del tecnico ha infatti avuto un finale amaro anche per motivi non strettamente legati alle prestazioni sul campo della squadra allenata.
Secondo l’indiscrezione resa nota un po’ di tempo fa dall’Unione Sarda, Walter Mazzarri sarebbe stato licenziato e non esonerato dalla panchina del Cagliari. Questo il retroscena dell’addio del mister toscano.
In buona sostanza la società avrebbe scelto di sospenderlo, adottando un provvedimento anteriore al licenziamento per giusta causa. Le ragioni di ciò sarebbero da addebitare alle relazioni tra lo stesso Mazzarri e i giocatori, fortemente deteriorate. Al contempo non sono mancate le tensioni con il presidente del club Giulini.
Il licenziamento è molto diverso dall’esonero per un allenatore. Infatti in caso di licenziamento, in questo specifico caso al tecnico Mazzarri non spetterebbe comunque il versamento del rimanente stipendio pari a 1,2 milioni fino al termine del contratto (30 giugno 2024). In ipotesi di licenziamento non sarebbe valevole per lui nemmeno la penale per l’esonero (pari a 2 milioni).
Ne è inevitabilmente seguita una disputa legale tra le parti e, come ha riportato l’Unione Sarda, oltre al procedimento avviato e che vede Mazzarri contestare la decisione del licenziamento per giusta causa, il presidente della società rossoblù, Tommaso Giulini, avrebbe querelato Mazzarri per diffamazione, con la conseguenza dell’avvio di un procedimento penale separato.
Da più di un anno il tecnico toscano non allena più una squadra di calcio e, per questo, è da intendersi compreso nella categoria degli allenatori svincolati. Il suo nome però è noto e può vantare una lunga esperienza in fatto di panchine e squadre allenate.
Nella scorsa primavera Walter Mazzarri era stato ipotizzato come possibile nuovo commissario tecnico dell’Egitto, ma anche in quel caso la trattativa non si concretizzò in un contratto vero e proprio. Secondo Goal.com in passato circolò anche una voce che lo voleva come allenatore della nazionale marocchina prima della fortunata gestione Regraguim, che condusse alle semifinale dell’ultimo Mondiale in Qatar.
La scorsa estate Sky Sport aveva reso noto l’interesse di diversi club dell’Arabia Saudita nei suoi confronti e disponibili all’ingaggio. D’altronde è noto che l’Arabia sia oggi molto interessata non soltanto a grandi giocatori, ma anche ad allenatori provenienti dal Vecchio Continente. Tra questi sono già arrivati là nomi noti come Jorge Jesus, Castro o Gerrard.
Recentemente anche la voce di un interessamento in Messico nei suoi confronti: la Federcalcio locale lo avrebbe contattato per un proporgli un contratto alla guida della nazionale. Abbastanza fresche le voci di un interessamento da parte del club ungherese del Ferencvaros, ma anche in questo caso nessun contratto.
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