Dionisi gongola: “Con la Juve vale doppio. Berardi sempre chiacchierato”

Entusiasmo alle stelle nello spogliatoio del Sassuolo dopo l’impresa contro la Juventus: tutta la soddisfazione di Alessio Dionisi in conferenza stampa

Il Sassuolo risponde con i fatti al tonfo di domenica scorsa contro il Frosinone. La squadra di Alessio Dionisi schianta la Juventus grazie a un poker senza appello.

Sassuolo-Juventus, conferenza Dionisi
Alessio Dionisi (LaPresse) – Calciomercato.it

L’allenatore neroverde si gode lo storico successo contro la corazzata di Allegri: “Qualcuno si diverte a far polemica, ma io cerco di non andarci dietro. Battere la Juve vale doppio, vale tantissimo. Una partita del genere ti dà grande consapevolezza e ti fa andare oltre i tre punti. La vittoria è meritata e credo che nessuno possa smentirmi“. Dionisi prosegue nell’analisi della prestazione, praticamente impeccabile dei suoi: “Ci serviva una vittoria così dopo la batosta della scorsa settimana a Frosinone. Anche lì avevamo creato molto, ma oggi siamo stati più bravi anche a gestire i momenti della partita. Pure la scorsa stagione avevamo battuto la Juve, ma questa è più bella perché anche più recente. E poi, rispetto all’anno scorso, abbiamo cambiato tanto e ci sono dei ragazzi alla prima esperienza a questi livelli”.

Sassuolo-Juventus, Dionisi guarda già oltre: “Anche con l’Inter giocheremo con quattro attaccanti”

A trascinare il Sassuolo il solito Berardi, corteggiato proprio dalla Juve in estate: “È sempre chiacchierato, però sottolineo per cose positive. Non è facile per lui giocare. Ha gestito bene il post mercato dopo il primo settembre e lo sta dimostrando in campo”. 

Mercoledì altro giro altra corsa, con il Sassuolo atteso da un’altra big come l’Inter a San Siro: “Stanno facendo grandi cose, sono primi con merito in classifica. La prepareremo nel miglior modo possibile, anche se non abbiamo molto tempo. Cercheremo di dargli fastidio, anche perché è sempre questa la nostra idea e la nostra mentalità. Anche oggi, di fronte a una grande squadra come la Juventus, abbiamo giocato con quattro attaccanti e in Seria A lo fanno in pochi”.

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