Il Milan, nel 1998/1999, si è laureato campione d’Italia dopo stagione a dir poco incredibile. Ecco cosa fanno alcuni dei protagonisti
Una stagione decisamente importante per il Milan; i rossoneri chiusero il campionato al primo posto con settanta punti e una sola lunghezza di vantaggio nei confronti della Lazio. I biancocelesti sembravano avere in pugno quello scudetto ma, nelle ultime sette giornate di campionato, si completò la rimonta dei rossoneri.
Sette vittorie consecutive e vittoria dello scudetto per una squadra che, pur non avendo dominato il campionato, è stato in lotta dalla prima all’ultima giornata. La differenza è stata fatta dai dettagli con un Milan capace, nel momento clou della stagione, di spingere il piede sull’acceleratore e trovare quella continuità di risultati assolutamente determinante per il successo dello scudetto.
Andiamo a vedere che fine hanno fatto alcuni dei protagonisti di una stagione incredibile e dove il Milan, con sette vittorie consecutive, è riuscito a salire sul tetto più alto del massimo campionato italiano.
Iniziamo da Sebastiano Rossi, storico portiere del Milan che ha difeso i colori rossoneri per dodici lunghe stagioni; estremo difensore molto fisico, era abile sia tra i pali sia nelle uscite (alte e basse). Nel corso della sua carriera è diventato anche ottimo nel dirigere la retroguardia e nell’assumere, di conseguenza, un ruolo di leadership all’interno del terreno di gioco.
Estremo difensore di grande carisma e grande personalista, riusciva anche (grazie alla sua tecnica) a far partire il gioco con discreta qualità. Portiere che, come detto, ha fatto la storia del Milan. Dopo aver smesso con il calcio giocato e aver appeso gli scarpini al chiodo, Sebastiano Rossi è diventato (l’otto luglio 2022) il responsabile dell’area tecnica dei portieri del Cesena.
Passiamo ora a Roberto Donadoni, giocatore che poteva ricoprire diversi ruoli del centrocampo dall’esterno destro a quello sinistro fino a centrale. Molto intelligente a livello calcistico, sapeva leggere in anticipo lo sviluppo dell’azione.
Centrocampista veloce, molto abile dal punto di vista tecnico; proprio le sue qualità gli permettevano di poter essere impiegato anche come trequartista dove riusciva a mettere in difficoltà la difesa avversaria.
Tra le sue caratteristiche principali non possiamo non andare a menzionare la qualità nei dribbling e il buonissimo tiro da fuori. Roberto Donadoni, appesi gli scarpini al chiodo, ha iniziato la carriera da allenatore; una delle sue esperienze da tecnico è stata sulla panchina dell’Italia.
Del Milan campione d’Italia nella stagione 1998/1999 dobbiamo menzionare Demetrio Albertini; centrale di centrocampo che poteva essere impiegato anche come mediano davanti la difesa.
Grazie alle sue qualità era considerato il regista della squadra abile sia nel dare una mano alla propria retroguardia sia ad impostare l’azione; giocatore molto intelligente tatticamente, con buona tecnica e la capacità di servire i propri compagni con passaggi molto precisi.
Una delle sue qualità era il tiro da fuori area; fondamentale che gli ha portato diverse soddisfazioni. Per Demetrio Albertini, una volta conclusa la carriera da calciatore, si è aperto un nuovo capitolo; è infatti diventato il presidente del settore tecnico della FIGC.
Giocatore molto duttile dal punto di vista tattico; Boban; infatti, poteva essere impiegato come mezzala di centrocampo ma anche nel ruolo di trequartista e questo grazie alla sua straordinaria qualità tecnica.
Altra caratteristica che lo contraddistingueva era l’incredibile visione di gioco; molto abile nel dribbling, nel corso della sua esperienza rossonera ha assunto il ruolo di leader ogni volta che scendeva in campo. Diverse le esperienze una volta appesi gli scarpini al chiodo tra cui quella da vicesegretario della FIFA; carica assunta il trenta maggio del 2016 e lasciata tre anni più tardi.
Concludiamo con Leonardo, fantasista del Milan che nasceva come trequartista ma poteva essere impiegato anche nel ruolo di esterno del tridente offensivo. Una duttilità tattica che, per ovvi motivi, faceva decisamente comodo nell’arco della stagione.
Fu un campionato molto importante per Leonardo specialmente dal punto di vista realizzativo; il brasiliano, infatti, totalizzò dodici gol. Inutile sottolineare come il suo fu un contributo determinante per la vittoria rossonera dello scudetto.
Il rapporto tra il fantasista e il Milan è proseguito anche una volta appesi gli scarpini al chiodo; Leonardo ha avuto diverse esperienze da allenatore e una proprio sulla panchina dei rossoneri. Il brasiliano, però, è stato anche dirigente sportivo assumendo questo ruolo al PSG, una carica mantenuta per ben tre anni.
Portieri: Abbiati, Rossi, Frezzolini
Difensori: Costacurta, Coco, Maldini, Helveg, Cardone, Ayala, Sala, N’Gotty
Centrocampisti: Albertini, Ambrosini, Donadoni, Guglielminpietro, Ibrahim Ba, Giunti, Boban, Leonardo, Morfeo
Attaccanti: Bierhoff, Weah, Datti, Ganz
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