HomePAGELLE E TABELLINO TORINO-ROMA: Lukaku-Zapata, scontro tra titani. Radonjic delude
PAGELLE E TABELLINO TORINO-ROMA: Lukaku-Zapata, scontro tra titani. Radonjic delude
Pagelle e tabellino di Torino-Roma, match valido per la 5a giornata del campionato di Serie A TIM 2023/24
TORINO
Milinkovic-Savic 6: nel primo tempo zero parate, anche se sul tiro di controbalzo di Lukaku qualche brivido lo sente. Molto fortunato sul palo di Cristante. Sul gol viene preso in controtempo. In uscita un paio di brividi.
Schuurs 6,5: dei centrali è quello un po’ più libero, con il compito di marcare El Shaarawy che riesce bene. Si sgancia per creare superiorità a centrocampo. Gioca una partita comunque solida.
Buongiorno 7: nel primo tempo gioca una partita pazzesca su Lukaku. Concentrato all’inverosimile, si incolla letteralmente a Big Rom, con le buone ma soprattutto con le ‘cattive’. Gioca una partita pazzesca, sul gol del belga non era facile, gli si possono dare poche colpe.
Rodriguez 7: lui invece deve ‘accollarsi’ la pratica Dybala, per niente semplice. Usa tutta l’esperienza di cui è dotato, lo pedina, fa benissimo nelle diagonali, è bravo anche quando cambia posizione. Ed efficace in entrambe le fasi. Super nell’anticipo a Dybala a inizio ripresa. Anche nel secondo tempo gioca una grande partita.
Bellanova 6: inizia con il piede sull’acceleratore, mette diversi palloni interessanti su cui si avventa Zapata. Poi un po’ si modula, si sovrappone poco e cerca di controllare Spinazzola. Si accontenta un po’ e nella ripresa subisce parecchio l’avversario. Dall’85’ Pellegri sv
Tameze 6: con il campo in queste condizioni ha qualche difficoltà a mettere giù il pallone e provare a ‘pulire’ determinati possessi o dialogare con Ilic, con Zapata o gli esterni. Gioca una partita di grande sostanza, sfortunato sul gol. Dal 76′ Karamoh 6,5: aggiunge pepe, frizzantezza e pericolosità. Un buon atteggiamento.
Ilic 6,5: è dotato di più qualità rispetto al compagno, ma pure lui un po’ di fatica nel giocare palla a terra la incontra. Resta a guardia della sua zona, non avanza quasi mai. Naviga in acque calme, senza rischiare mai niente. Poteva fare di più, ma mette una grande punizione per il pareggio di Zapata.
Lazaro 5,5: qualche spunto discreto, ma niente di eccezionale. Non riesce mai a superare Kristensen, con la Roma che gli concede comunque poca profondità. Anche con Radonjic poca incisività. Non male, ma fa il compitino.
Seck 6,5: un po’ disordinato a volte, falloso e rude anche quando non serve, spesso ingenuo. Poi certo, quando riesce a partire in campo aperto può spaventare la Roma che però non lo fa mai trovare in parità numerica. Se punta però è difficile da tenere, infatti nella ripresa non lo prendono mai, ma lui troppo spesso si intestardisce. Dal 76′ Sanabria 6: un buon ingresso.
Radonijc 5: ci prova senza grandissima convinzione. Un paio di giocate alla sua maniera, rientrando sul destro, ma mai realmente pericoloso. Anche quando va sul fondo non fa venire brutti pensieri a Mancini e Kristensen. Dal 55′ Vlasic 5,5: è leggermente più frizzante del compagno, ma pure lui non riesce mai a sfondare o andare al cross.
Zapata 7,5: Juric dice che non è ancora in condizione. Forse è vero, ma già così tiene alla grande sul lungo e anche fisicamente. Ha due occasioni di testa che si va a prendere, ma non è preciso. Tanto lavoro di importanza enorme, sia quando si trova spalle alla porta che quando se la trova davanti. Partita di grande livello. Il gol del pareggio è meritato per lui.
Allenatore: Juric 7: a livello difensivo l’imperativo è limitare Dybala e tenerlo lontano dalla porta e da Lukaku. E poi marcare Big Rom, non dargli respiro, non farlo mai girare per calciare. Gli riesce quasi semore, giocando una partita di enorme concentrazione e attenzione in ogni fase. Un pareggio alla fine meritato tra due squadre che si sono rispettate dandosele di santa ragione.
ROMA
Rui Patricio 6: bravo e reattivo da subito nel respingere su Zapata, anche se il pallone non era angolatissimo. Poi non deve impegnarsi troppo. Non può nulla sul pari.
Mancini 6,5: non gli capita spesso, ma trova avversari che sul piano del duello e del contatto agonistico gli danno filo da torcere. Lui però non si scompone, controlla bene gli avversari che non fanno particolarmente male. Prestazione di personalità, la sente tutta su di lui senza Smalling.
Llorente 6,5: Zapata è una bruttissima gatta da pelare, infatti prende un sacco di botte, deve sgomitare e non sempre è il suo terreno di caccia. Di testa è complicato avere la meglio, così come in campo aperto. Gioca comunque una partita attenta, facendo quello che può.
Ndicka 5,5: sull’uomo, in marcatura, gioca una discreta partita ma è in fase di impostazione che sbaglia troppo. Tanti lanci, quasi tutti fuori misura. A volte deve correre il doppio per rimediare a qualche errore di posizionamento che lascia scoperta una sua zona. Si perde Zapata sul gol.
Kristensen 7: in avanti si vede poco, ma in difesa subisce pochissimo per non dire niente. Sulla carta Lazaro-Radonjic è una coppia temibile, ma lui la gestisce senza particolari patemi. Anzi, in qualche sua discesa si rende pure pericoloso e costringe l’ex Inter a difendere. Bene anche su Vlasic. Il suo tocco, forse casuale forse no, manda fuori giri il Torino e consegna il pallone a Lukaku, che poi lo trasforma in oro.
Cristante 7: torna a fare il mediano, il riferimento centrale. Conferma l’ottimo momento fisico e mentale, perché soprattutto su un campo così contro una squadra molto fisica e intensa è complicatissimo giocare. Lui però non fa una piega e si adatta, dimostrando una completezza di armi e capacità enorme. Trova pure modo ed energie per inserirsi, colpendo un palo clamoroso.
Paredes 6,5: lui ha ovviamente più difficoltà a gestire determinati ritmi e toni agonistici, per questo ha vita meno facile. Però dimostra di sapersi ‘sporcare’ le mani senza problemi, anche sbagliando qualcosa. Sembra stia trovando un po’ di forma.
Spinazzola 6,5: dopo qualche settimana poco brillante mette in campo una prestazione completa. Fisicamente pare a posto, è bravo e lucido in fase di ripiegamento, anche quando deve rincorrere lungamente. E pure in avanti sfodera il tocco vellutato in più di un’occasione, come sul pallone per il palo di Cristante. Sulla corsa non era facile contro uno come Bellanova. Dall’87’ Belotti sv
Dybala 6: partita molto complicata per la Joya, anche perché il terreno non facilita in primis la sua classe cristallina. Prova a dialogare soprattutto nel primo tempo con Lukaku, ma il Torino difende molto bene. Deve navigare molto lontano dalla porta, quasi mai centralmente. Mette lo zampino sul gol di Lukaku.
El Shaarawy 5,5: forse il meno positivo della Roma oggi. Non è particolarmente brillante, la porta la vede poco, ha una buona chance in cui si muove bene, da centravanti, ma non riesce a trovare la porta. Dal 70′ Zalewski 5: non entra benissimo, si becca pure il rimbrotto di Mancini.
Lukaku 7,5: senza di lui questa partita la Roma non l’avrebbe mai vinta. È lui la differenza tra una squadra normale, che deve fare il massimo sempre per vincere le partite, e una che può ambire a fare qualcosa di grande. Solo con una sua giocata Mourinho poteva festeggiare tre punti e lui ha risposto presente. Buongiorno non lo fa respirare, ma lui in qualche modo riesce a essere pericoloso, a fare gioco per sé o per i compagni. C’è chi ha Lukaku e chi no. La Roma ce l’ha.
Allenatore: Mourinho 6,5: la Roma gioca una partita complicatissima, in cui il Torino fa il suo gioco a livello fisico. I giallorossi non si scompongono, subiscono ma reggono l’urto e anzi rispondono colpo su colpo. La mettono sullo stesso piano e sono in pochi a poterselo permettere. La Roma resta sempre in partita, non molla di un centimetro e gioca un’ottima partita contro un avversario forte e in palla.
Arbitro: Guida 6: una partita durissima a livello agonistico, ma tremendamente corretta. Zero episodi complicati da gestire, di scelte decisive. Lascia giocare, estrae due cartellini gialli corretti. Una buona partita.
Arbitro: Guida della sezione di Torre Annunziata Assistenti: Preti-Mokhtar IV uomo: Giua Var: Di Paolo Avar: Paganessi
Francesco Iucca
Romano, giornalista, dal 2013 inseguo un sogno. Inviato e opinionista tra tv, radio e tanto altro. Roma, Lazio, Nazionale, ma senza limiti. Sempre alla ricerca di 'cosa c'è dietro'. Tengo alla larga quelli che 'Il calcio è solo un gioco'. Amo il tennis, Roger Federer e la musica. Cantante e pianista a tempo perso.