La stagione 2003/2004 ha visto la vittoria del Milan; i rossoneri hanno dominato quel campionato dalla prima all’ultima giornata
Il Milan, una delle squadre più importanti sia in Italia sia a livello internazionale, nel 200/2004 si laureò campione d’Italia dopo un duello con la Roma. Le due sfide furono vinte dai rossoneri e, proprio quei sei punti, gli consentirono di creare un divario importante in ottica primo posto.
La squadra, in quella stagione, scese in campo con una consapevolezza risultata (ai fini dei conti) determinante; a questo, però, non possiamo non aggiungere una forza fisica e una qualità tecnica che poche altre squadre potevano mettere in campo. Andiamo a vedere che fine hanno fatto alcuni protagonisti di una stagione che ha visto l’imposizione dei rossoneri.
Iniziamo da Alessandro Costacurta, difensore ma anche bandiera del Milan per diversi anni. Parliamo di un giocatore molto duttile dal punto di vista tattico e questo aspetto era, senza nessun dubbio, positivo per la squadra. Costacurta, infatti, poteva essere impiegato sia come difensore centrale sia come terzino.
Giocatore intelligente, capace di leggere in anticipo le situazioni di pericolo, abile in marcatura e nel senso della posizione. Tra le sue caratteristiche principali non possiamo non andare a ricordare la sua capacità di impostare l’azione e questo permetteva al Milan di avere un regista difensivo. Una volta appesi gli scarpini al chiodo, Alessandro Costacurta ha continuato nel mondo del calcio ed oggi è uno degli opinionisti di Sky Calcio.
Sempre a livello difensivo non possiamo non menzionare Alessandro Nesta, centrale di assoluto valore che ha scritto meravigliose pagine nella storia del calcio e anche del Milan. Giocatore forte fisicamente, abile nel gioco aereo, atletico, molto bravo in marcatura ma anche nel senso della posizione.
Nesta riusciva anche in recuperi straordinari e questo sia per la sua velocità sia per una grandissima intelligenza tattica e la capacità di leggere, in anticipo, lo sviluppo dell’azione avversaria. A questo bisogna andare ad aggiungere la sua leadership all’interno dello spogliatoio. Difensore completo sotto tutti i punti di vista e in grado di mettere in seria difficoltà gli attaccanti che incontrava. Una volta chiusa l’esperienza da calciatore, Alessandro Nesta ha iniziato la carriera da tecnica.
Passiamo, ora, al centrocampo dove bisogna andare a menzionare per forza di cose Massimo Ambrosini. Nel sistema di gioco del Milan veniva impiegato come mediano davanti la difesa e questo per la solidità che riusciva a dare al reparto, per la sua intelligenza tattica e la capacità di recuperare diversi palloni all’interno della partita.
Una delle sue caratteristiche principali era la capacità nel gioco aereo; aspetto che veniva sfruttato quando il Milan aveva a disposizione calci d’angolo e punizioni da non poter tirare direttamente in porta. Una volta appesi gli scarpini al chiodo ha intrapreso la carriera da opinionista prima a Sky Sport e ora a DAZN dove è anche commentatore.
Passiamo, ora, ad un giocatore di tecnica, qualità e con la capacità di andare a mettere in grande difficoltà la difesa avversaria. Nella stagione 2003/2004, Rui Costa ha disputato quarantuno partite tra tutte le competizioni di cui ventotto in Serie A. Una delle sue abilità primarie era, senza nessun dubbio, l’assist; in maglia rossonera ne ha forniti ben sessantacinque in 192 match disputati.
Trequartista con una tecnica veramente importante e che poteva, in ogni momento, mandare in porta i propri compagni. Un giocatore il cui contributo è stato determinante. Attualmente Rui Costa è il presidente del Benfica.
Andiamo a concludere con Shevchenko, centravanti con un fiuto del gol come pochi; il suo contributo per la vittoria dello scudetto è stato assolutamente determinante. Giocatore completo sotto tutti i punti di vista: fisico, atletico, tecnico, abile nel gioco aereo, difficilissimo da marcare all’interno dell’area di rigore e con la capacità di poter segnare in qualsiasi momento e in qualsiasi modo.
Un giocatore come Shevchenko in campo significava partire praticamente sempre uno a zero; al centravanti anche quando non era al cento per cento della condizione fisica, bastava un pallone per risultare decisivo. Per i suoi compagni era un punto fermo ed era praticamente impossibile rinunciare alle sue qualità e alla sua incredibile capacità a livello realizzativo.
Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo e chiuso la carriera da calciatore, Shevchenko ha iniziato l’esperienza da tecnico sedendosi sulla panchina del Genoa. Solo il tempo ci dirà se potrà replicare, come allenatore, quanto fatto da calciatore.
Portieri: Abbiati, Dida, Fiori
Difensori: Kaladze, Costacurta, Nesta, Maldini, Abate, Cafu, Pancaro, Abate
Centrocampisti: Ambrosini, Brocchi, Gattuso, Pirlo, Seedorf, Rui Costa, Redondo, Serginho, Kaka
Attaccanti: Tomasson, Shevchenko, Inzaghi, Borriello
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