La sconfitta della Juventus con il Sassuolo fa riflettere sulle potenzialità dei bianconeri: difficile lottare per lo scudetto
La Juventus era stata protagonista fin qui di un inizio di stagione abbastanza positivo, con la miglior partenza da quattro stagioni a questa parte considerando le prime quattro gare. Per i bianconeri è però arrivato il pesante ko col Sassuolo a spegnere gli entusiasmi.
Una sconfitta in cui la squadra di Allegri è apparsa lunga in campo, sotto tono in tanti elementi e con diversi errori marchiani che hanno segnato la gara. Per la Vecchia Signora, diversi interrogativi da sciogliere a questo punto. Il tecnico livornese aveva già messo le mani avanti sulla difficoltà di vincere il campionato e sembra che i suoi timori abbiano trovato conferma. In più, anche le analisi dei commentatori mettono sotto i riflettori quelli che sono i limiti evidenti della compagine bianconera.
Juventus, capitano sotto accusa e non solo: “Manca il livello”
In particolare, Paolo Di Canio, voce di ‘Sky Sport’, non si esprime in maniera tenera nei confronti soprattutto dei giocatori, che compongono un roster inadeguato a suo parere per competere per traguardi ad altissimo livello.
Rispondendo a Fabio Caressa, che aveva parlato di mancanza del ‘Dna Juventus’, Di Canio si è così espresso: “In campo manca il livello, perché quelli che possono esser cresciuti dentro l’ambiente sono dei ragazzi giovani e non hanno questa grande personalità con tutto il rispetto. Hanno delle qualità, ma non mi sembrano dei leader nati. Danilo? Essere un professionista serio è diverso dall’essere leader. McKennie viene prestato al Leeds e contribuisce alla retrocessione, può essere un giocatore titolare in una squadra che vince il campionato? Non voglio distruggere il giocatore dicendo che non è capace, ma ci sono dei valori. In quella zona la catena era Gatti-Miretti-McKennie. Questi tre giocatori in quante squadre giocherebbero? Non solo in quelle che lottano per il campionato. Sono giocatori titolari per vincere il campionato?”.