Il Milan, nella stagione 1992/1993, si è laureato campione d’Italia; vediamo che fine hanno fatto alcuni dei protagonisti di quel campionato
Più quattro sull’Inter e primo posto in classifica; la stagione 1992/1993 ha visto le due milanesi lottare per lo scudetto con i rossoneri ad avere la meglio. Il Milan si è dimostrato più continuo ed ha dimostrato una maggiore forza sul lungo periodo. Squadra forte fisicamente, tecnica e con la capacità di gestire, nel migliore dei modi, i momenti della stagione.
I rossoneri hanno vinto, meritamente, lo scudetto mostrando una superiorità su tutti i punti di vista; andiamo, ora, a vedere cosa fanno alcuni dei protagonisti di una stagione che si è chiusa con il Milan sul gradino più alto del podio.
Iniziamo da Mauro Tassotti, difensore rossonero che ha scritto pagine importantissime nella storia del Milan vincendo diversi trofei tra coppe nazionali e competizioni internazionali. Dal punto di vista tattico è stato un difensore centrale che poteva andare a ricoprire anche il ruolo di terzino; giocatore cresciuto tantissimo nei suoi anni in rossonero.
Ha vissuto diversi anni con la maglia del Milan andando sempre in crescendo e diventando un punto fermo della rosa rossonera. Abbiamo detto di come, oltre al ruolo di difensore centrale, poteva andare a ricoprire anche il ruolo di terzino e nel corso della sua carriera ha dato un supporto importante alla fase offensiva proprio giocando da esterno basso di difesa.
Tassotti è stato un giocatore capace di fare non pochi progressi nel corso della sua carriera. Il suo legame con il Milan è proseguito anche una volta appesi gli scarpini al chiodo; il classe 1960 è stato vice allenatore dei rossoneri per diversi anni, più precisamente dal 2002 al 2015. L’ultima esperienza, in questo ruolo, è stata sulla panchina del Genoa.
All’interno della stagione 1992/1993 non possiamo non andare a menzionare Frank Rijkaard che nasce come difensore centrale per poi andarsi ad imporre nel ruolo di mediano davanti alla difesa. Giocatore che ha avuto una crescita, dal punto di vista tattico, costante diventando (a tutti gli effetti) un giocatore fondamentale per il club rossonero.
La sua capacità di portare palle e le sue proiezioni offensive sono state, senza ombra di dubbio, uno dei punti di forza di Rijkaard. Giocatore risultato fondamentale per il Milan e per la conquista di diversi trofei.
Una volta chiusa la carriera da calciatore, l’olandese ha iniziato la propria avventura da tecnico senza però riuscire ad avere un grandissimo successo; diverse le sue esperienze con Rijkaard che ha deciso di chiudere con la carriera da allenatore nel 2014. L’olandese, nel febbraio di quest’anno, ha aperto un ristorante in Olanda ed è anche ambasciatore della Johan Cruijff Foundation.
Passiamo, ora, al centrocampo dove non possiamo non parlare di Stefano Eranio che in maglia rossonera ha vinto ben otto trofei tra cui tre campionati italiani. Era un giocatore tatticamente molto duttile dal momento che poteva essere impiegato sia come centrale sia come mezzala.
Giocatore abile tecnicamente, abile dal punto di vista atletico e che aveva tra le sue caratteristiche principali la capacità di inserirsi alle spalle della difesa avversaria. Aspetto fondamentale all’interno della stagione. Una volta appesi gli scarpini al chiodo, Stefano Eranio è stato sia commentatore sportivo sia opinionista. Da menzionare anche la carriera da allenatore con diverse esperienze.
Andiamo ora a menzionare Dejan Savicevic, giocatore duttile tatticamente dal momento che poteva essere impiegato sia come trequartista ma anche mezzala di inserimento o attaccante esterno. Sinistro educatissimo, agile e soprattutto molto tecnico.
Tra le sue caratteristiche principali ricordiamo, senza ombra di dubbio, il suo incredibile atletismo e la capacità di andare a servire assist per i propri compagni di squadra. E’ stato un giocatore importante all’interno di quel Milan. Ora l’ex centravanti rossonero è il presidente della federazione del Montenegro.
Concludiamo con Daniele Massaro capace, in quella stagione, di andare a realizzare dieci gol e sette assist in tutte le competizioni. Nasce come punta centrale ma poteva essere impiegato anche come esterno offensivo su entrambe le corsie e questa duttilità tattica non poteva che rappresentare un punto di forza per il suo Milan.
Aveva una grande capacità, quella di andare a risolvere partite molto spesso bloccate; aspetto determinante nel corso della stagione e che si è rivelato fondamentale per il Milan. Il suo rapporto con i rossoneri è durato diversi anni; ad oggi non sappiamo bene cosa faccia Daniele Massaro.
Portieri: Antonioli, Cudicini, Rossi
Difensori: Costacurta, Baresi, Galli, Maldini, Nava, Tassotti, Gambaro
Centrocampisti: Boban, De Napoli, Albertini, Evani, Eranio, Donadoni, Lentini, Rijkaard
Attaccanti: Massaro, Gullit, Papin, Savicevic, Serena, Marco van Basten, Simone
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