Una stagione molto combattuta che ha visto la Juventus diventare campione d’Italia; successo tanto sofferto quanto importante
La stagione 2001/2002 si concluse all’ultima giornata e dava a tre squadre (Juventus, Roma ed Inter) la possibilità di diventare campione d’Italia; un campionato, dunque, molto combattuto e deciso solamente all’ultima curva. Alla fine ebbero la meglio i bianconeri grazie ad una continuità, di risultati, leggermente superiori alle concorrenti.
In classifica, infatti, il vantaggio della Juventus sulla Roma fu un solo punto mentre due le lunghezze che separarono bianconeri e nerazzurri. Andiamo a vedere che fine hanno fatto alcuni protagonisti di una stagione bellissima ma che, alla fine, si colorò di bianconero.
Iniziamo da un giocatore di sicuro affidamento; stiamo parlando di Igor Tudor, centrale difensivo forte fisicamente, atletico, abile nel gioco aereo e molto duttile dal punto di vista tecnico. Poteva, infatti, essere impiegato anche da terzino e questa sua caratteristica era di grande aiuto per la squadra.
Igor Tudor aveva anche altre caratteristiche: il buon senso di posizione e la capacità di imposta l’azione con qualità. Un difensore completo decisamente utile per il sistema di gioco bianconero. Terminata la carriera da calciatore, ha deciso di intraprendere quella da tecnico dove sta dimostrando di avere delle qualità molto importanti.
Sempre a livello difensivo dobbiamo menzionare Gianluca Zambrotta, uno dei terzini più forti della sua generazione. Abile in entrambe le fasi di gioco, riusciva a dare una mano alla retroguardia e accompagnava costantemente l’azione offensiva della propria squadra; arrivato sul fondo era solito mettere palloni sempre precisi per gli attaccanti.
Un giocatore forte anche fisicamente e questo lo aiutava, senza ombra di dubbio, ad imporsi all’interno della partita. Tra le sue imprese calcistiche non possiamo non andare a ricordare il Mondiale vinto con la nazionale azzurra.
Dopo la carriera, decisamente importante, da calciatore ha iniziato quella da allenatore. Nel 2018 diventa anche consigliere federale dell’Associazione italiana calciatori; nel 2019 è stato indicato come ambasciatore per l’Europeo successivo.
Passiamo, ora, al centrocampo dove non possiamo non menzionare Pavel Nedved; giocatore di una qualità tecnica decisamente superiore alla media. Poteva essere impiegato sia come trequartista sia come mezzala di inserimento.
Il suo contributo, negli anni alla Juventus, è stato assolutamente fondamentale; in campo metteva tutto il suo carattere, tutta la sua qualità e anche quella leadership acquistata nel tempo. Tra le sue caratteristiche principali ricordiamo sia la capacità di inserirsi alle spalle della difesa avversaria sia quella di calciare dalla distanza; due fondamentali che gli hanno portato diverse soddisfazioni nell’arco delle stagioni.
Un legame, quello con la Juventus, continuato anche una volta terminata la carriera calcistica; Pavel Nedved, infatti, è entrato a far parte della dirigenza bianconera restando in società fino al ventotto novembre del 2022 quando (insieme a tutto il consiglio di amministrazione) decise di dimettersi dal suo ruolo.
Sempre in mezzo al campo bisogna parlare di Antonio Conte; giocatore carismatico e che trasmetteva la sua grinta, il suo carattere e la sua voglia di vincere a tutta la squadra. Come detto era un combattente ma si distingueva anche per la sua capacità di inserimento alle spalle della difesa avversaria.
Conte, infatti, poteva essere impiegato in diversi ruoli del centrocampo tra cui quello di mezzala dove sfruttava tutte le sue qualità compresa quella dell’inserimento. Con i suoi tempi, pressoché perfetti, metteva in grade difficoltà la difesa avversaria che fatica a contrastarlo.
In campo si vedeva la sua capacità di allenare; una capacità riportata nella sua seconda vita legata al calcio, quella da tecnico. Diverse le sue esperienze e dobbiamo andare a menzionare quella sulla panchina della Juventus; i bianconeri, grazie ad Antonio Conte, hanno dato vita ad un dominio italiano che difficilmente potrà essere replicato.
Concludiamo con David Trezeguet, attaccante francese con un senso del gol che veramente in pochi potevano vantare. Avere uno come lui in squadra significava partire da uno a zero; gli bastava veramente poco per andare a far male alle difese avversarie e i tifosi italiani lo sanno benissimo dal momento che fu proprio Trezeguet a far piangere gli azzurri nella finale di Euro 2000.
Centravanti che, magari, non eccelleva dal punto di vista tecnico ma era impossibile da marcare e faceva dell’area di rigore il suo habitat naturale. Inutile sottolineare come il suo contributo, per la vittoria dello scudetto, fu assolutamente determinante. Passando all’attualità, David Trezeguet nel 2021 ottiene l’abilitazione per diventare direttore sportivo.
Portieri: Buffon, Rampulla, Carini
Difensori: Iuliano, Ferrara, Birindelli, Thuram, Pessotto, Montero, Zambrotta, Tudor
Centrocampisti: Conte, Davids, Tacchinardi, Maresca, Nedved
Attaccanti: Del Piero, Salas, Trezeguet, Zalayeta, Amoruso
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