La stagione 2004/2005 è stata decisamente particolare; sul campo, però, la Juventus si è laureata campione d’Italia
Non possiamo non considerare la stagione 2004/2005 come particolare; la Juventus chiuse il campionato al primo posto con ottantasei punti e una distanza, sul Milan secondo, di sette punti. Un dominio importante quello dei bianconeri che dimostrarono la loro superiorità tecnica e fisica. Per le avversarie della Juve fu difficile contrastare una squadra che scendeva in campo con una consapevolezza capace, nel corso della stagione, di fare la differenza.
Quel campionato, però, è destinato ad essere ricordato per sempre nella storia di questo sport; per i fatti di calciopoli (una delle pagine peggiori del calcio italiano), la Juventus venne punita e tra le sanzioni ricordiamo la revoca dello scudetto 2004/2005. Un titolo che i bianconeri, sul campo, avevano conquistato; andiamo, allora, a vedere che fine hanno fatto alcuni dei protagonisti di una stagione a dir poco particolare.
Iniziamo con un difensore tatticamente molto duttile e, di conseguenza, in grado di ricoprire più ruoli nel reparto arretrato. Nasce come centrale ma poteva essere impiegato, anche se non era proprio la sua posizione preferita, nel ruolo di terzino. Paolo Montero lo ricordiamo per la sua cattiveria agonistica e il fatto di non tirare mai indietro la gamba.
L’ex difensore della Juventus, però, era anche molto tecnico e questo gli permetteva di uscire con qualità dalla propria area di rigore. Centrale di personalità e questa sua leadership era riconosciuta dai propri compagni. Il rapporto tra Paolo Montero e il club bianconero è continuato anche dopo la fine della carriera da calciatore del difensore; il classe 1971 è il tecnico della squadra Under19 della Juventus.
Terzino destro che può essere impiegato anche sull’altra corsia; una duttilità tattica che ha reso Alessandro Birindelli uno dei giocatori più importanti di quella Juventus. Giocatore in grado di svolgere, nel migliore dei modi, entrambe le fasi di gioco; Birindelli era abile sia nell’andare ad aiutare la retroguardia ma anche nell’accompagnare con costanza la fase offensiva della squadra.
Dotato di un piede destro decisamente educato, Birindelli si incaricava anche di battere i calci di punizione; un fondamentale che, in alcuni casi, ha portato delle soddisfazioni importanti ai tifosi bianconeri. Una volta appesi gli scarpini al chiodo, l’ex terzino della Juventus ha deciso di intraprendere la carriera da allenatore e ora è alla guida della squadra primavera dell’Empoli.
Se parliamo di protagonisti della Juventus 2004/2005 non possiamo non andare a sottolineare Fabio Cannavaro; il difensore, che gli italiani si ricordano per le sue prestazioni al Mondiale del 2006, è stato un perno della retroguardia dei bianconeri. Abile nel gioco aereo, in marcatura e con un senso dell’anticipo che in pochi potevano vantare.
Tra le caratteristiche principali di Cannavaro ricordiamo anche la sua capacità di leggere lo sviluppo delle azioni con largo anticipo; in campo era un vero e proprio leadership mentre, per gli avversari, rappresentava un problema. Superarlo, infatti, era decisamente complicato. Anche Fabio Cannavaro ha deciso di intraprendere la carriera di allenatore e tra le sue esperienze ricordiamo quella sulla panchina del Benevento.
Passiamo, ora, al centrocampo e non possiamo non menzionare Mauro German Camoranesi; un giocatore duttile che poteva essere impiegato sia come mezzala offensiva ma soprattutto come esterno di destra di un tridente. Molto abile nell’uno contro uno, il classe 1976 era in grado di mettere in difficoltà il diretto avversario con incredibile frequenza.
Camoranesi sapeva saltare l’uomo e andare a creare la superiorità numerica; grazie alla sua tecnica poteva sia servire i compagni e metterli nelle migliori condizioni di segnare sia decidere di calciare lui stesso in porta.
Con la maglia della Juventus ha realizzato diversi gol regalando non poche soddisfazioni ai propri tifosi; anche per lui, una volta finita la carriera, è iniziata la carriera da allenatore con l’ex bianconero che (il cinque giugno scorso) è diventato tecnico del Floriana.
Concludiamo con Adrian Mutu, attaccante in grado di ricoprire diversi ruoli del reparto offensivo; poteva, infatti, essere impiegato come prima punta, trequartista alle spalle del centravanti ma anche esterno offensivo di sinistra in modo da poter rientrare sul suo piede preferito, il sinistro.
Giocatore molto abile da un punto di vista tecnico, rapido e con la capacità di mettere in difficoltà la difesa avversaria. Tra le sue caratteristiche principali non possiamo non andare a menzionare l’abilità nell’andare a calciare le punizioni; fondamentale che gli ha portato qualche soddisfazione nel corso della carriera. Appesi gli scarpini al chiodo, Adrian Mutu ha deciso di iniziare la carriera da tecnico; diverse esperienze e la chiamata, lo scorso luglio, del Neftci Baku.
Portieri: Buffon, Chimenti, Bonnefoi
Difensori: Birindelli, Cannavaro, Ferrara, Thuram, Zambrotta, Pessotto, Zebina, Montero
Centrocampisti: Appiah, Camoranesi, Nedved, Emerson, Tacchinardi, Ruben Oliveraa
Attaccanti: Ibrahimovic, Del Piero, Mutu, Trezeguet, Zalayeta
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