La Juventus torna al successo dopo il tonfo contro il Sassuolo: le dichiarazioni in conferenza stampa di Massimiliano Allegri al termine dell’anticipo con il Lecce
Torna il sorriso alla Juventus dopo la scoppola di sabato contro il Sassuolo. Ad Allegri basta e avanza il guizzo di Milik per piegare la rivelazione Lecce, dentro una partita tutt’altro che trascendentale della formazione bianconera.
L’importante per il tecnico bianconera era rialzarsi e ritrovare la retta via in campionato: “Le partite non sono mai facili, stasera siamo stati maturi ed equilibrati in campo, contro un’avversario che attraversa un ottimo momento – esordisce Allegri in conferenza stampa – Non è facile andare al massimo dopo tre giorni, altrimenti ci andiamo a schiantare contro un muro. All’interno di una partita ci sono tante partite, ogni gara è fatta di momenti. Abbiamo avuto pazienza nel sbloccare il risultato, ogni volta dobbiamo fare un passettino in avanti”.
Allegri ritorna sul tonfo di Reggio Emilia e cita Rugani: “Col Sassuolo abbiamo perso una gara rocambolesca, pagando gli errori dei singoli perché la prestazione non era stata cattiva. Dobbiamo capire che sul 2-2, se non puoi vincere, anche un punto può essere importante. Quando vieni da una sconfitta di quel tipo, diventa più pesante rialzarsi. Guardate l’esempio di Rugani, senza togliere nulla agli altri: stasera ha dimostrato che è uno che gioca da 8 anni alla Juventus. Si è preso fischi e insulti negli anni anche facendo bene, questa sera ha giocato con una tranquillità totale. Ha una presenza in campo diversa, da uno che indossa da tanti anni questa maglia”.
Allegri tira però le orecchie ai suoi per i minuti finali, sul risultato rimasto in bilico fino al 95′ del match di Torino: “Nervoso? No, sono uscito dal campo quasi al fischio dell’arbitro. Mi sono arrabbiato perché a 30 secondi dalla fine dovevamo gestire meglio il pallone e non rischiare il contropiede. Il troppo entusiasmo alle volte ci fa fare delle cose sbagliate”.
L’allenatore bianconero analizza a 360 gradi il momento storico della sua squadra e della società: “È importante mantenere l’equilibrio. Quando uno è alla Juve, un giorno vince lo scudetto mentre un’altra volta pareggi e succede una tragedia mondiale. Bisogna farsi una corazza e non è che subito si diventa grandi. Ci sono dei passaggi da fare, però questi ragazzi hanno un futuro davanti perché ci sono qualità e valori morali. Bisogna mantenere i piedi per terra e remare tutti dalla stessa parte. Serve la mano di tutti e anche vostra (riferito ai giornalisti, ndr), i tifosi ci sono stati vicini nei momenti di difficoltà: così sarà più semplice raggiungere il nostro obiettivo che è ritornare a giocare la Champions League“.
A decidere il match la zampata di Milik, più che una semplice riserva per Allegri: “È un titolare come Chiesa, Vlahovic e Kean, senza dimenticare che c’è Yildiz e anche lui si sta facendo largo – risponde il mister bianconero alla domanda dell’inviato di Calciomercato.it – Ho cinque attaccanti e devono dimostrarmi ogni partita chi è nelle migliori condizioni per scendere in campo. Tutti avranno il loro spazio, ma dipende anche dalle condizioni fisiche”.
Infine, Allegri si sofferma sulle prestazioni dei centrocampisti: “Fagioli ha fatto molto bene oggi, la sua è stata una partita in crescendo. Rabiot? Sta influendo la preparazione, però appena cambiano le temperature comincia ad alzare i giri del motore”.
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