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Inter, niente fuga: i tre errori capitali di Inzaghi

Prima sconfitta stagionale per l’Inter, il Sassuolo passa a San Siro: precise responsabilità di Simone Inzaghi, gli errori del tecnico

Sembra passata un’eternità da quel derby vinto 5 a 1 che ha colorato la città di Milano di nerazzurro. Invece, son passati alcuni giorni nei quali l’Inter ha collezionato un pareggio in Champions, una vittoria sofferta ad Empoli e una sconfitta, pesante per le spalle di Inzaghi. Sì, perché, secondo i tifosi, il responsabile è lui.

Inter-Sassuolo ko Inzaghi tre errori
Simone Inzaghi © LaPresse – Calciomercato.it

I segnali c’erano: quando l’Inter manca d’intensità, perde il controllo e diventa suscettibile. Questo è il filo conduttore delle ultime tre gare, anche se delle piccole differenze ci sono. Prima fra tutte, i cambi. Se contro la Real Sociedad, le sostituzioni hanno portato freschezza e lucidità, così non è stato contro il Sassuolo, che ormai aveva piena gestione della partita.

Il secondo problema riguarda la scelta della formazione. L’Inter ha una rosa lunga ed è vero che l’ampio turn over in Champions non ha ripagato, ma ci sono giocatori, soprattutto in questa fase, che rappresentano un’opportunità. Perché non far partire titolari Pavard e Frattesi? Il francese si è reso protagonista nella scorsa giornata di campionato, tanto che la titolarità di Darmian sembrava in bilico. L’ex neroverde, invece, ha iniziato la stagione con il piede sull’acceleratore e, dopo il gol nel derby, ha dimostrato di volere più minuti e più spazio.

Inter, stanchezza e infortuni pesano sull’attacco: Inzaghi deve correre ai ripari

Infine, l’attacco. Lo stesso Inzaghi, nel post partita di Empoli – Inter, aveva sottolineato che alla squadra era mancata la concretezza sotto porta.

Inter-Sassuolo ko Inzaghi tre errori
Simone Inzaghi © LaPresse – Calciomercato.it

Lautaro Martinez è visibilmente stanco, quindi, ad oggi, l’attaccante più in forma è Thuram. Perché levarlo a 20 minuti dalla fine? Al 68’, sotto di un gol, l’Inter perde profondità e fisicità che solo il numero 9 poteva dare. Il classico cambio per cambio, quando invece, magari, si poteva adottare lo schema con l’attacco a tre. Sfruttare la velocità di Sanchez, il fisico di Thuram e il piede di Lautaro.

L’Inter è forte, lo sa l’allenatore e lo sanno i giocatori. Non possono, però, permettersi di perdere intensità fisica e lucidità mentale. Ora bisogna analizzare, metabolizzare e ripartire. La prossima giornata di campionato deve rappresentare un punto di svolta per il club, impegnato nella trasferta a Salerno.

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