La Juventus lavora in vista dell’Atalanta. I bianconeri domenica saranno di scena a Bergamo, contro i nerazzurri di mister Gianpiero Gasperini, dopo l’utile ma non esaltante vittoria casalinga di misura ai danni del Lecce
In questo inizio di campionato, mister Allegri ha provato soluzioni diverse sulle corsie esterne, ma nell’ultimo periodo pare aver trovato una certezza, che porta il nome di Weston McKennie.
In una estate non esaltante dal punto di vista bianconero sul mercato, l’unico vero innesto in rosa per Allegri è stato Timothy Weah. A lui si aggiunga in ogni caso un altro esterno: Andrea Cambiaso, rientrato dal prestito.
Il pacchetto di esterni – o quinti, dato lo schieramento tattico – pareva essere completato. Da un lato Filip Kostic e Samuel Iling Junior, dall’altro Timo Weah, in attesa del rientro di Mattia De Sciglio, con Andrea Cambiaso spendibile su ambo le fasce. Per i soli due impegni nazionali, le corsie della Juventus sarebbero state coperte a dovere. Qualora Weah avesse poi avuto bisogno di rifiatare sulla destra, la duttilità di Cambiaso permetteva di immaginare una copertura sufficiente; lasciando la corsia mancina nei piedi del serbo e dell’inglese all’occorrenza. Questi i disegni della dirigenza in estate.
Nelle prime due di campionato, vittoria a Udine e pareggio col Bologna in casa, mister Allegri sulle corsie si è comportato alla stessa maniera. Titolari Cambiaso e Weah, subentranti Iling Junior a sinsitra e… McKennie a destra. Il non-esterno che fa saltare tutte le previsioni.
Dalla terza giornata in poi, mister Allegri sulla destra ha sempre schierato titolare lo statunitense. Sì, ma non Weah, esterno di ruolo fatto e finito, ma McKennie.
Le scelte in campo dell’allenatore bianconero Max Allegri bocciano al momento il mercato, scarno, della società bianconera. Nel mese di settembre, e precisamente dalla vittoria contro l’Empoli in Toscana, sulla corsia di destra della Juventus si è parlato inglese americano. Non di New York però, ma del Texas dov’è nato McKennie. L’ex Shalke 04 e Leeds ha soffiato il posto da titolare all’amico Timo.
La cosa che balza all’occhio è la sistematicità dei cambi, dalla terza alla sesta, sempre McKennie titolare, sempre Weah subentrato poi nella ripresa, dall’ora di gioco in avanti e in un paio di occasioni solo nel finale. Allegri di fatto – nel voler provocare – boccia il mercato della società, stravolgendo le gerarchie sulla corsia di destra. E adattando Wes, che fa il centrocampista di lavoro, non l’esterno. Il texano non ha la gamba per correre su e giù, ma va detto che tra Lazio, Sassuolo e Lecce è sempre stato uno dei più positivi. Con la prestazione in casa contro i biancocelesti di Sarri come ciliegina sulla torta di un avvio di stagione super, dopo il rientro alla base.
Mister Allegri parla sempre bene di McKennie, sottolineando sempre l’importanza della tenuta mentale del giocatore. A questo si aggiunga anche una condizione fisica che deve restare ottimale per continuare a performare così. Ad oggi, però, McKennie fa l’esterno di destra, e Weah si siede in panchina. In attesa che Allegri promuova l’acquisto della società, preso proprio per quella zona di campo. Con buona pace dei tifosi che chiedono a gran voce l’inserimento del figlio d’arte.
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