La Lazio tira un sospiro di sollievo dopo la vittoria per 2-0 contro il Torino, fondamentale per muovere la classifica: le parole di Sarri in conferenza stampa
La Lazio ritrova la vittoria dopo l’impresa di Napoli e centra tre punti fondamentali dopo lo scialbo pareggio contro il Monza. La squadra di Sarri batte 2-0 il Torino, con una prestazione sicuramente migliore rispetto alle ultime uscite in campionato, anche se non ancora di grande livello.
La soddisfazione comunque è palpabile e Maurizio Sarri ne parla in conferenza stampa: “La vera sterzata della Lazio? Abbiamo fatto una buona partita, secondo me l’abbiamo vinta nel primo tempo quando l’applicazione e l’ordine sono stati altissimi. Non concendendo niente agli avversari abbiamo ritrovato fiducia anche a livello offensivo. Poi col gol ci siamo sciolti. Il calcio è materia strana, nelle ultime 4 partite abbiamo fatto 7 punti, tra cui Juve e Napoli. Abbiamo fatto un bottino buono, ma siamo considerati una squadra in difficoltà. Abbiamo sbagliato le prime due partite e se ne parlerà per mesi”.
Argomento centrale un Immobile che ancora fa difficoltà sia fisicamente che tecnicamente: “Se fa come ha fatto le ultime due partite mi sta bene, non sarei molto preoccupato. Si sta parlando di un ragazzo che in 5 partite e mezzo ha fatto 2 gol e preso 3 pali, quindi potrebbe essere in linea con le sue medie. Nelle ultime due l’ho rivisto vivo, è stato più presente. Poi ha 33 anni, magari a 35 anni non ne farà tanti di gol ma ne farà lo stesso.
“Mi sono reso conto negli ultimi giorni che da parte dei ragazzi c’era una disponibilità unica. Volevo capire perché non funzionassero più certe cose, a forza di analisi video siamo riusciti a capire che stavamo facendo degli errori. A volte guardi le statistiche e non capisci, poi ti soffermi su un’immagine e capisci. Eravamo corti, ma lontano dalla porta. Stiamo pagando le prime due partite, le abbiamo toppate ma ci sta”.
Poi sugli esterni: “I difensori esterni sono dei difensori, la prima cosa che devono saper fare è difendere, invece va di moda l’opposto da 10 anni a questa parte. Poi devono in caso saper palleggiare da dietro o hanno una particolare propulsione offensiva. Ma non esistono al mondo: o sono grandi difensori o grandi esterni offensivi. Felipe e Zaccagni? Sono sereno, stanno dando un buon apporto difensivo. Hanno fatto un periodo in cui hanno avuto meno attacchi degli spazi del solito”.
Sui nuovi: “L’inserimento per qualcuno sarà lungo. Se pensiamo di prendere qualcuno che parla un’altra lingua, che si è allenato in una maniera completamente diversa, e in 20 giorni è pronto allora è follia. Isaksen si allenava a 18 gradi, è danese, ora si allena a 37 gradi. Per Rovella è una questione esclusivamente fisica. Kamada è quello più avanti, ma dobbiamo valutare se possiamo permetterci un centrocampo Kamada, Rovella e Luis Alberto a livello difensivo. Poi Castellanos bisognerebbe giocare a due punte, non da centravanti”.
Infine sulla partita col Milan: “Sono quelle gare dove c’è in palio la ‘sassata’. Sono difficili contro squadre forti, negli ultimi tempi l’abbiamo sofferto tantissimo. Ci abbiamo perso nettamente ma abbiamo fatto comunque un grande campionato. Sono partite in cui ci sta anche perdere, speriamo di no, ma c’è anche l’opportunità che potrebbe riportarti quasi in pari con le prime due. I ragazzi devono tendere anche l’orecchio a un’opportunità”.
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