Non traballa la panchina di Paulo Sousa, ma la sua posizione è sotto osservazione: il ko di Empoli mette in pericolo il tecnico granata dopo appena 6 giornate di campionato
La giornata del possibile riscatto si trasforma in un incubo per la Salernitana e i suoi tifosi. Sconfitta e pessima prestazione al ‘Castellani’ di Empoli fanno cadere le poche certezze della compagine granata. Subentrato a febbraio al posto di Davide Nicola, per la prima volta Paulo Sousa sulla panchina della Salernitana non è solido.
Un inizio di stagione deludente quello della compagine granata, ferma a quota 3 punti dopo le prime 6 giornate e – soprattutto – dopo il ko maturato nelle scorse al ‘Castellani’ dove tifoseria e società si attendevano un cambio di passo.
E invece, contro una squadra che fino a ieri non aveva segnato e fatto punti, l’ippocampo ha offerto la sua peggior prestazione di questo inizio stagione, facendosi raggiungere in classifica proprio dai toscani, proprio nel momento in cui era rientrata l’emergenza Dia. Anche l’ingresso del senegalese nel finale non ha evitato il ko e nonostante l’ennesimo palo del solito Cabral (quarto legno in quattro partite per il capoverdiano) la prestazione offerta in terra toscana resta altamente deludente.
Lo hanno sottolineato anche i tanti tifosi di fede granata presenti in Toscana, i quali hanno fischiato i giocatori a fine partita chiedendo “di più”. E il calendario non aiuta: sabato all’Arechi arriva la capolista Inter, un avversario sicuramente ostico. Ecco perché in caso di sconfitta non sarebbe scontato l’esonero, ma si guarderà alla prestazione, anche e soprattutto in vista della sfida col Monza in programma il prossimo 8 ottobre.