Il Milan, nella stagione 1997/1998, si è laureato campione d’Italia; andiamo a vedere che fine hanno fatto alcuni dei protagonisti
Nella stagione 1997/1998, il Milan ha vinto lo scudetto chiudendo il campionato a quarantacinque punti con un più tre sulla seconda in classifica, il Napoli. Una competizione combattuta fino alla fine con i rossoneri ad avere la meglio e bravi a tornare sul gradino più alto d’Italia dopo nove anni.
Il Milan, nel corso della stagione, ha dimostrato una maggiore consapevolezza e una forza fisica e tecnica superiore alle dirette concorrenti. Ora andiamo a vedere che fine hanno fatto alcuni dei protagonisti di una stagione chiusa con i colori rossoneri saliti in cima al gradino più alto d’Italia.
Iniziamo da Giovanni Galli, ex portiere rossonero che nella stagione 1987/1988 ha disputato trentanove partite stagionali tra cui trenta nel massimo campionato italiano. Giocatore efficace, affidabile e che in carriera ha vestito maglie molto importanti; avere uno come Giovanni Galli significava poter contare su un portiere in grado di tenere al sicuro la propria squadra.
Una volta terminata la carriera da allenatore, Giovanni Galli ha avuto diverse esperienze; è stato, ad esempio, direttore sportivo del Foggia ma è entrato anche nello staff tecnico del Real Madrid per poi ricoprire il ruolo di direttore generale del Verona. L’ex estremo difensore ha anche iniziato una carriera politica.
Passiamo ora a Walter Bianchi, terzino sinistro che nella carriera ha anche ricoperto il ruolo di terzino destro; una duttilità sicuramente importante per la sua squadra e che offriva diverse soluzioni all’interno della partita. Nella stagione 1987/1988 è stato impiegato in tutte le competizioni dando un contributo importante
In carriera ha vestito diverse maglia ma, senza ombra di dubbio, l’esperienza in rossonero è stata la più importante all’interno della sua esperienza calcistica. Una volta chiusa la carriera e di conseguenza appesi gli scarpini al chiodo, Walter Bianchi ha iniziato da allenatore; ha guidato, tra le altre cose, Foligno e le giovanili del Gubbio.
In mezzo al campo non possiamo non parlare di Angelo Colombo, centrocampista in grado di giocare sia a destra sia in mezzo. Nella stagione 1987/1988 è sceso in campo trentacinque volte tra tutte le competizioni tra cui ventisei solamente in Serie A. Con la maglia rossonera si è tolto diverse soddisfazioni anche a livello di trofei; sei titoli vinti con il Milan tra competizioni nazionali e coppe europee.
Parliamo di un giocatore dinamico, dotato di grande corsa, Angelo Colombo spiccava soprattutto per sacrificio e disponibilità al gioco di squadra. Caratteristiche che lo rendevano fondamentale all’interno della squadra rossonera. Quando ha chiuso la carriera da calciatore, il classe 1961 ha iniziato la carriera da allenatore; non sono state tante le esperienze da tecnico con l’ultima vissuta sulla panchina del Carpenedolo conclusa nel 2011.
Sempre in mezzo al campo non possiamo non parlare di Alberico Evani, giocatore tatticamente molto duttile e con la possibilità di essere impiegato, fondamentalmente, in tutti i ruoli del centrocampo. Il classe 1963 nasce come centrocampista di sinistra ma poteva giocare anche sull’altra corsia e, all’occorrenza, da centrale.
Nella stagione 1987/1988 è sceso in campo, nel massimo campionato italiano, ben ventisette volte realizzando due gol e nove assist. Il suo contributo, dunque, è stato a dir poco fondamentale per la vittoria dello scudetto rossonero.
Per quanto concerne il campo, Alberico Evani lo possiamo considerare un giocatore concreto; amava, infatti, badare al sodo senza la spettacolarità delle giocate che caratterizzavano altri suoi compagni. Una delle sue qualità era, senza ombra di dubbio, il tiro con cui si è tolto diverse soddisfazioni. Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, Evani ha iniziato la carriera da allenatore e sono diverse le esperienze fatte dall’ex centrocampista rossonero.
Concludiamo con Pietro Paolo Virdis, attaccante centrale che poteva essere impiegato anche come seconda punta alle spalle del centravanti. Nella stagione che ha regalato lo scudetto al Milan, il classe 1957 è sceso in campo (per quanto riguarda la Serie A) ben venticinque volte realizzando dodici gol e un assist.
Considerando tutte le competizioni, invece, sono state trentatré le presenze e sedici le reti; inutile sottolineare come il suo contributo, per la vittoria del campionato, sia stato fondamentale. E’ stato, vedendo anche i numeri, un centravanti molto forte all’interno dell’area di rigore avversaria e tremendamente difficile da marcare; particolarmente abile nel calciare i rigori.
Portieri: Nuciari, Galli
Difensori: Costacurta, Bianchi, Baresi, Maldini, Mussi, Filippo Galli, Tassotti, Verga
Centrocampisti: Bortolazzi, Colombo, Ancelotti, Donadoni, Evani
Attaccanti: Cappellini, Gullit, Massaro, Mannari, Virdis, Van Basten
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