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Luis Alberto rinnova a vita: “La Lazio è tutto, ma a volte mi piace fare casino”

Luis Alberto si è raccontato in una lunghissima intervista in cui ha parlato del rinnovo fino al 2028 con la Lazio e del rapporto con Sarri

In una Lazio che stenta parecchio a decollare, c’è una costante e un punto di riferimento. Si chiama Luis Alberto, numero 10 biancoceleste, cervello ma anche polmoni, leader tecnico e carismatico, per stessa ammissione di Sarri giocatore “imprescindibile”.

Luis Alberto (LaPresse) – calciomercato.it

Delizia, ma molto spesso anche croce per la questione rinnovo, per le richieste di cessione e i ‘colpi di testa’ di questi ultimi anni. Diverse volte sembrava scritto l’addio, ma poi il ‘Mago’ è sempre rimasto a Formello, risolvendo magari dopo un po’ le spaccature dell’epoca. Il prolungamento di contratto era pronto da tempo, doveva essere solo annunciato ma così non è stato. Il giorno fissato, però, è per lunedì prossimo, tra due giorni, la firma fino al 2028. Di questo e tanto altro ha parlato lo stesso Luis Alberto in una lunghissima intervista a ‘Il Corriere dello Sport’: “Io più libero senza Milinkovic? No no, non mi sono liberato di Sergej, e non è che non mi manchi un po’. Però è vero che nei sette anni passati insieme eravamo noi a doverci prendere delle responsabilità, mentre adesso, con tanti nuovi, devo fare per due. Sono nella Lazio da anni, oggi mi sento più maturo, completo, devo aiutare un po’ di più. L’immagine della Lazio è comunque Immobile, è l’emblema. Su di me sono anni che sento voci, buone, cattive. Non mi sfiorano né le une, né le altre. Io sono così, sono un po’ strano”.

E allora il 10 laziale spiega: “A volte lo faccio apposta ad alzare un po’ di polvere, specie quando cerco una motivazione extra. Mi piace fare un po’ di casino, mi piace provare quella tensione, quelle sensazioni. A volte mia moglie mi dice: devi fermarti, non andare oltre. Io sono così, se voglio fare una cosa la faccio, non mi curo degli effetti. Se penso che una cosa sia giusta per me, è impossibile fermarmi”.

Luis Alberto: “Con Sarri c’era un rapporto strano. La Lazio è tutto, non desidero altro”

A influire sicuramente anche il rapporto con Sarri in certi momenti non proprio idilliaco: “Il nostro era un rapporto un po’ strano. La squadra stava giocando senza di me e, giustamente, io volevo il campo. Gli chiesi se potevo andare in prestito per sei mesi. L’anno scorso si è presentato dopo dieci giorni, senza aver visto nessuno, per la preparazione di novembre e dicembre, con il campionato fermo per il Mondiale. Io volevo il Cadice, ritrovare la migliore condizione fisica, giocare. Lui avrà notato qualcosa di diverso in me e mi ha detto “tu non vai da nessuna parte, se ti alleni bene giochi sempre”. Da gennaio in avanti è cambiata la musica e anche la mia testa”.

Luis Alberto (LaPresse) – calciomercato.it

Il numero 10 è tornato sulla questione centrale, il rinnovo a vita: “Se ho rinnovato a vita? Per me la Lazio è tutto, è la seconda casa. Roma sarà per sempre la mia seconda casa, ne ho una di proprietà anche per questo motivo. I miei figli vogliono restare qui, sono romani. Dicono che questo è il loro posto. Mia moglie è felice, ed è la cosa più importante. Qui abbiamo tutto quello che desideriamo. Ci sono stati momenti in cui ho veramente pensato di andar via. Come ti ho detto, lo scorso dicembre e il primo anno, quando non trovavo spazio. Parlai con Inzaghi prima di partire per Auronzo. Mi vedo molto meglio di quando avevo 23 anni. A volte penso di esser stato stupido. Se avessi avuto questa testa otto anni fa non so dove avrei potuto giocare. Adesso mi metto pressione da solo. Voglio vincere qualcosa, non so cosa, ma voglio vincere di più. Non mi piace uscire dal campo senza poter dire “non mi posso rimproverare nulla, ho dato tutto”. Voglio arrivare il più lontano possibile in Champions e riconquistarla a maggio. Vediamo se si fa viva anche la nazionale”.

Francesco Iucca

Romano, giornalista, dal 2013 inseguo un sogno. Inviato e opinionista tra tv, radio e tanto altro. Roma, Lazio, Nazionale, ma senza limiti. Sempre alla ricerca di 'cosa c'è dietro'. Tengo alla larga quelli che 'Il calcio è solo un gioco'. Amo il tennis, Roger Federer e la musica. Cantante e pianista a tempo perso.

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