Le parole di Sousa ai microfoni di DAZN al termine di Salernitana-Inter. Il tecnico dei granata non molla la presa e traccia la strada
Ore 00.30 – In merito alla posizione di Paulo Sousa, arrivano conferme sul fatto che al momento la posizione del tecnico portoghese non è a forte rischio. L’allenatore resta ovviamente sotto osservazione, ma dopo il ko con la squadra nerazzurra non sono previsti esoneri. Secondo la società, i 4 gol presi stasera non rispecchiano infatti i reali equilibri visti in campo tra le mura amiche. È chiaro, però, che il presidente Iervolino si aspetta una sterzata e la prossima sfida con il Monza può essere l’occasione giusta per ripartire.
Ore 23.36 – Nonostante il poker rifilato da Lautaro Martinez, non sono pochi gli spunti dai quali la Salernitana può ripartire. Per un’ora di gioco, infatti, i granata hanno tenuto a testa alla corazzata di Inzaghi, provando a rispondere colpo su colpo alle sfuriate della compagine di Inzaghi. Di questo e di tanto altro ha parlato il tecnico della Salernitana, Paulo Sousa, ai microfoni di DAZN:
Quanto mi sento ancora il capitano di questa nave? Molto di più rispetto a quando sono arrivato perché è una nave che ha bisogno di motivazioni, consapevolezza. Io ho una consapevolezza molto chiara: la squadra lavora molto bene per migliorarsi. Stiamo cercando di introdurre al più presto possibile.
ASSENZE PESANTI – Sappiamo l’importanza di Dia, Candreva, Coulibaly per questa squadra. Il primo tiro in porta ha portato al gol. Siamo stati sempre in crescita:l’efficacia oggi non è la stessa. Stiamo crescendo anche a livello di possesso palla, non siamo molto efficaci ma credo che la squadra sia presente e con l’integrazione di questi calciatori sicuramente la squadra crescerà.
MARGINI DI CRESCITA – Non è facile lavorare sull’intensità di concentrazione. Sono tutti gol evitabili, è un qualcosa per il quale cerchiamo di parlarci, confrontarci. Sono sempre situazioni che ci devono portare a crescere e migliorare. Molte volte si vede che questa squadra ha l’anima di andare avanti e fare risultato. E questa cosa contro una squadra come l’Inter la puoi subire. Dobbiamo restare maggiormente attaccati uomo su uomo e non a zona. Si sente a rischio? Siamo sempre a rischiamo, siamo allenatori: fa parte del gioco, il risultato ti condiziona. Sono sereno, consapevole di tutto quello che stiamo facendo. Da quando siamo arrivati c’è la crescita collettiva, del gioco. Mancano i risultati e con Candreva, Coulibaly e Dia in forma questa squadra crescerà e otterrà i risultati che merita.