L’Inter, nella stagione 1988/1989, si è laureata campione d’Italia; andiamo a vedere che fine hanno fatto alcuni dei protagonisti
Una stagione letteralmente dominata da parte dei nerazzurri che hanno chiuso il campionato a quota cinquantotto punti; la distanza dal Napoli secondo è stata di undici punti e questa è stata la perfetta testimonianza di una squadra molto più forte delle contendenti.
Forza fisica, qualità tecnica e consapevolezza: queste le chiavi del successo dell’Inter in un campionato vinto con pieno merito. Andiamo a vedere che fine hanno fatto alcuni dei protagonisti di una stagione a tinte nerazzurre.
Iniziamo dall’estremo difensore nerazzurro; Walter Zenga, nella stagione 1988/1989, ha collezionato ben quarantatré presenze di cui trentatré all’interno del massimo campionato italiano. E’ stato un portiere molto forte tra i pali e che spiccava per la qualità negli interventi che lo rendevano estremamente affidabile.
Walter Zenga era un portiere incredibilmente strutturato e con una qualità tecnica grazie alla quale poteva andare ad impostare l’azione senza troppi problemi. Altro aspetto che lo caratterizzava era la capacità di assumere ruolo di leadership all’interno dello spogliatoio.
Una volta terminata la carriera da calciatore ha iniziato l’avventura da tecnico; come allenatore ha avuto diverse esperienze. Nel maggio del 2023 ha annunciato di essere il direttore tecnico del Persita Tangerang; ruolo completamente diverso per un portiere che ha scritto la storia del calcio.
Per quanto riguarda il reparto difensivo non possiamo non menzionare Giuseppe Bergomi, uno dei centrali più forti della sua epoca. Difensore duttile dal punto di vista tattico dal momento che poteva essere impiegato come terzino destro ma anche in qualità di centrale, Giuseppe Bergomi è sceso in campo, con la maglia dell’Inter, per ben quarantasei volte.
Un numero decisamente importante e che testimonia quanto il centrale fosse elemento fondamentale per la rosa nerazzurra; ha passato la carriera in un solo club, l’Inter diventandone una vera e propria bandiera. Difensore fisico, abile nel gioco aereo e specialmente nell’anticipo; per gli attaccanti avversari era veramente complesso andarlo a saltare.
Quando veniva impiegato come terzino, Bergomi accompagnava costantemente l’azione offensiva della propria squadra. Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, ha iniziato a commentare le partite insieme a Fabio Caressa; i due sono stati in coppia per tantissimo tempo e ora sono protagonisti anche di un programma su Sky Sport.
Punta centrale che, nella stagione 1988/1989, dei ventotto gol totali realizzati in tutta la stagione ne ha realizzati ventidue nel massimo campionato italiano. Inutile negare come il suo apporto, per la vittoria dello scudetto, sia stato assolutamente fondamentale. In carriera ha vestito maglie importantissime andando a vincere lo scudetto con la Juventus, con il Milan e con l’Inter.
Era un centravanti che, quando scendeva in campo, metteva sempre il centro per cento; la sua grinta e la sua determinazione erano fondamentali nel corso della partita. Tra le sue qualità più importanti non possiamo non andare a sottolineare la capacità di far male alla difesa avversaria con il colpo di testa. Una volta appesi gli scarpini al chiodo e terminata la sua carriera da calciatore, Aldo Serena è diventato commentatore sportivo.
Altro giocatore fondamentale per la vittoria dello scudetto nerazzurro nella stagione 1988/1989 è stato, senza ombra di dubbio, Lothar Matthaus; il classe 1961, autore di nove gol in quel campionato, poteva ricoprire tre ruoli diversi dal mediano al trequartista fino al libero.
Era un giocatore molto dinamico e riusciva a muoversi tra le due fasi di gioco andando ad offrire un contributo fondamentale per la sua squadra. Per quanto riguarda Lothar Matthaus bisogna sottolineare anche la sua fisicità e la capacità di essere un leader all’interno della partita.
Grazie al suo buonissimo tiro riuscì a levarsi non poche soddisfazioni a livello realizzativo. Dopo aver concluso la carriera da giocatore, Matthaus ha iniziato l’avventura da allenatore e, in qualità di tecnico, ha vissuto diverse esperienze.
Concludiamo con Nicola Berti, ex centrocampista centrale che poteva essere impiegato anche da esterno su entrambe le corsie. Nella stagione 1988/1989 è sceso in campo, in Serie A, trentadue volte per un totale di quarantaquattro presenze tra tutte le competizioni. Parliamo di un centrocampista che aveva, tra le sue caratteristiche principali, una buonissima visione di gioco che gli permetteva di leggere in anticipo lo sviluppo dell’azione.
Ottimo tiro dalla distanza da parte di un giocatore molto abile in pressing e in progressione; una spina nel fianco per la difesa avversaria. Una volta chiusa la carriera da calciatore ha iniziato una nuova e completamente diversa avventura; parliamo del fatto che, nel 2014, è stato giudice di un talent show.
Portieri: Malgioglio, Zenga
Difensori: Ferri, Bergomi, Baresi, Baraldi, Nobile, Verdelli, Rivolta
Centrocampisti: Brehme, Berti, Bianchi, Mandorlini, Galvani, Matthaus, Matteoli, Rocco
Attaccanti: Fanna, Morello, Serena, Diaz
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