L’Inter va in fuga insieme al Milan dopo sette giornate di campionato: ecco quali sono i due dati che la rendono la favorita per lo Scudetto
E’ stato un inizio di stagione dirompente per l’Inter, che ha vinto 6 delle 8 partite giocate tra campionato e Champions League. Il pari contro la Real Sociedad ha comunque fornito segnali importanti ai nerazzurri, caduti realmente solo nella sconfitta casalinga contro il Sassuolo nel turno infrasettimanale.
La squadra di Inzaghi ha battuto Monza, Cagliari, Fiorentina, Milan, Empoli e Salernitana nel suo percorso e non è assolutamente intenzionata a fermarsi. Deve condividere il primato in classifica con i cugini rossoneri, come detto però, già battuti ad inizio campionato.
Il calendario, ora, metterà l’Inter davanti a Benfica e Bologna prima della sosta delle Nazionali, per poi presentare una serie di gare più ostiche contro Torino, Salisburgo, Roma e Atalanta tra fine ottobre ed inizio novembre.
Ma cosa ha fatto volare l’Inter in classifica così tanto in questo avvio di stagione? Due sono, a nostro avviso, i dati più emblematici. Entrambi generati da un lavoro meticoloso di Simone Inzaghi a carattere globale sulla squadra e non solo su uno specifico reparto.
Un aspetto cruciale, infatti, è quello legato ai gol subiti. Dopo 7 giornate nella stagione 2022/2023, l’Inter aveva incassato, in campionato, 11 gol, mentre in quest’annata ne ha subiti solamente 3. Porta blindata quella di Sommer, che ha fin qui commesso un solo errore grave da quando si è preso il posto di titolare tra i pali nerazzurri.
Difesa, ma anche attacco, dato che i nerazzurri sono passati da 13 gol fatti dello scorso anno ai 19 di questa stagione. Il merito? Sicuramente di un Lautaro Martinez in stato di grazia assoluta. L’argentino ha superato tutti i suoi record personali segnando ben 9 gol in 7 partite, mai aveva fatto così bene.
Si era avvicinato a questi dati solamente nella stagione 2021-22 con 5 gol, quelli che aveva realizzato in queste prime 6 partite di Serie A, prima di incontrare la Salernitana e massacrarla con un poker che gli ha permesso di entrare nella storia (mai nessun subentrato aveva realizzato tutte queste reti ndr).
A tutto questo vanno aggiunti i dati dei nuovi acquisti come Frattesi, già in gol, e Thuram, miglior assistman dell’Inter dopo 7 giornate da circa 20 anni. New entries che si sono integrate perfettamente con i colpi di Dimarco, Dumfries e Calhanoglu, già protagonisti a 360 gradi. L’Inter sogna la seconda stella e se riuscisse a mantenere questo ritmo, non potrà essere fermata.
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