E’ stato individuato il principale problema della Juventus, reduce dal pareggio per zero a zero contro l’Atalanta
La Juventus è reduce dal pareggio contro l’Atalanta; uno zero a zero che non può rendere soddisfatto il popolo bianconero considerando come i bianconeri, soprattutto nella ripresa, non hanno provato a far male ai bergamaschi. La squadra è sembrata rinunciataria come se si stesse accontentando di un pareggio in realtà non del tutto positivo.
Nonostante le assenze di Milik e Vlahovic, era lecito aspettarsi di più dai ragazzi di Allegri e una vittoria avrebbe permesso sia di tenere il passo di Inter e Milan sia di avere una spinta morale importante per il proseguo della stagione. Il successo non è arrivato e tra le note positive bisogna sottolineare la prestazione di Szczesny e Chiesa; il primo ha salvato il risultato nel corso del secondo tempo con una grande parata sulla punizione di Muriel mentre l’esterno azzurro è stato l’unico ad aver provato qualcosa in fase offensiva.
Chiesa è uno degli uomini più importanti per la Juventus e il suo contratto scade nel 2025; proprio su questa situazione è intervenuto Stefano Mauri. L’ex centrocampista è intervenuto a Gol di Tacco su Tv Play. “Penso che con Chiesa si troverà una soluzione e resterà alla Juventus“. Per i bianconeri è fondamentale blindare un giocatore come l’ex Fiorentina, elemento su cui andare a fondare le basi per il futuro.
In questo inizio di stagione abbiamo visto una Juventus a due facce e la versione non propriamente positiva è stata quella contro Bologna, Sassuolo e Atalanta. Ci sono dei difetti da limare e sui quali Allegri deve assolutamente lavorare. Su questo aspetto ha voluto dire la sua Stefano Mauri. “La Juve fatica a creare superiorità numerica, pochi giocatori saltano l’uomo“. Da questo punto di vista è ancora più importante un giocatore come Chiesa molto abile nell’andare a saltare l’uomo e mettere, di conseguenza, in difficoltà la difesa avversaria.
Un problema, quello dei giocatori che non saltano l’uomo, che rischia di rappresentare una difficoltà importante nel corso della stagione. “Negli anni scorsi ci stavano giocatori come Dybala, Cuadrado, Douglas Costa” ha continuato Mauri andando a menzionare una serie di calciatori che nell’uno contro uno erano assolutamente capaci di fare la differenza e portavano la Juve in costante superiorità numerica rispetto agli avversari.
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