La Juventus, nella stagione 1996/1997, è diventata campione d’Italia; andiamo a vedere che fine hanno fatto alcuni dei protagonisti
Un campionato decisamente combattuto con la Juventus ad avere la meglio sul Parma di sole due lunghezze; i bianconeri, infatti, chiusero quella stagione con sessantacinque punti riuscendo a laurearsi campioni d’Italia.
Duello emozionate quello tra bianconeri e Parma con la Juve capace di mostrare, sul lungo periodo, una maggiore qualità nell’andare a gestire determinate situazioni. Il club fece valere la propria tecnica e una rosa fortissima in, praticamente, tutti i reparti. Andiamo a vedere che fine hanno fatto alcuni protagonisti di una stagione combattuta ma capace di colorarsi di bianconero.
Iniziamo con Mark Iuliano; nasce come difensore centrale ma poteva essere impiegato anche come terzino sinistro e questa duttilità gli permetteva di fornire diverse soluzioni alla propria squadra. Sono state trentatré le presenze totalizzate da Iuliano nella stagione 1996/1997 considerando tutte le competizioni.
Giocatore forte fisicamente, abile nel gioco aereo, bravo in marcatura e con la giusta aggressività agonistica; in campo si faceva sentire e dava sempre il cento per cento dall’inizio alla fine della partita.
Come terzino, invece, riusciva a svolgere entrambe le fasi di gioco. Una volta terminata la carriera da giocatore, Iuliano ha iniziato l’esperienza da allenatore e l’ultima avventura è stata da vice di Tudor sulla panchina dell’Udinese.
Passiamo ora a Zinedine Zidane, uno dei giocatori più tecnici all’interno della rosa bianconera e soprattutto tra i più forti della sua generazione. Giocatore con una classe straordinaria ed era un piacere per gli occhi vederlo scendere in campo e toccare il pallone.
Considerando la sua straordinaria tecnica poteva essere impiegato in più ruoli, dal trequartista alla seconda punta fino al regista in grado di dettare tempi e ritmi di gioco. Riusciva a vedere prima degli altri come si sarebbe sviluppata l’azione e poteva mandare in porta i propri compagni con incredibile facilità.
In ultimo non possiamo non parlare di un’altra caratteristica di Zidane, la sua leadership; quando scendeva in campo si faceva sentire e la squadra si affidava molto alla sua tecnica. Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo ha iniziato la carriera da allenatore; nel ruolo di tecnico, Zidane è stato capace (sulla panchina del Real Madrid) di vincere tutto.
Centrocampista di destra che poteva essere impiegato anche sull’altra corsia e, all’occorrenza, in mezzo al campo. Giocatore molto dinamico, forte fisicamente, aveva una resistenza a dir poco incredibile e che metteva al servizio della propria squadra ad ogni partita.
Amava sacrificarsi per la squadra, Angelo Di Livio era particolarmente abile in fase difensiva riuscendo ad aiutare la retroguardia nei momenti di difficoltà. Rappresentava anche una soluzione in più nella costruzione della manovra offensiva grazie alla sua capacità di andare ad accompagnare l’azione della squadra.
Diverse le attività svolte una volta finita la carriera da calciatore; dal 2006 al 2008 è stato nelle staff tecnico delle giovanili della Roma mentre nei due anni successivi era nello staff della nazionale azzurra di Lippi. E’ anche commentatore e opinionista.
Punta centrale che, con la maglia della Juventus, si è tolto diverse soddisfazioni tra cui la vittoria dello scudetto nel 1996/1997. E’ stato un giocatore che riusciva a risultare determinante sia partendo da titolare sia entrando a gara in corso.
Michele Padovano era un centravanti rapido, con un buonissimo tiro e letale all’interno dell’area di rigore; per i difensori avversari, infatti, marcarlo era piuttosto complicato. Il suo rapporto con il calcio è continuato anche dopo aver smesso la carriera da attaccante; nel 2005, infatti, fu il direttore sportivo del Torino, nel 2006 dirigente sportivo dell’Alessandria per poi avere altri due incarichi in altre squadre.
Concludiamo con Christian Vieri, uno degli attaccanti più forti della sua generazione; giocatore completo, fisico, abile nel gioco aereo ma anche in grado di attaccare la profondità. Grazie alla sua struttura fisica, la squadra poteva appoggiarsi su di lui per risalire il campo.
Non possiamo non andare a sottolineare la sua capacità all’interno dell’area di rigore, il suo habitat naturale; per i difensori avversari era praticamente impossibile da marcare. Vieri, nel corso della sua carriera, ha regalato non poche soddisfazioni ai suoi tifosi.
Ora per l’ex attaccante una nuova avventura; insieme a Cassano, Ventola ed Adani fa parte di un programma, la BoboTv, in onda su Twitch e dove loro quattro vanno a commentare le vicende calcistiche.
Portieri: Falcioni, Peruzzi, Rampulla
Difensori: Ferrara, Iuliano, Montero, Dimas, Pessotto, Torricelli, Porrini
Centrocampisti: Cingolani, Di Livio, Deschamps, Conte, Zidane, Trotta, Tacchinardi, Lombardo, Jugovic
Attaccanti: Vieri, Padovano, Del Piero, Amoruso, Boksic
Roberto De Zerbi sta rubando la scena in Francia: perché il tecnico era furioso e…
L'Hellas ospita i campioni d'Italia nel match di campionato al Bentegodi: assenza pesante e lungo…
Il capitano nerazzurro salterà la gara del Bentegodi in programma oggi alle 15. Ecco chi…
Problema muscolare serio in Nazionale e strada in salita per Giuntoli. Ecco le ultime novità…
La Juventus è a caccia di un nuovo attaccante per gennaio e c'è un profilo…
La situazione è sempre più difficile da gestire e i debiti sono parecchio complicati da…