La formazione della Juve che vinse lo Scudetto ha almeno 5 giocatori da ricordare. Ecco quali sono e cosa fanno oggi.
Gli anni ’80 della Serie A, insieme agli anni ’90, sono stati il periodo d’oro del calcio del nostro paese. Tutti i migliori giocatori stranieri volevano fare il loro debutto negli stadi italiani per la popolarità e il seguito che avevano, a livello mediatico, le gare del massimo campionato professionistico nazionale.
Proprio a metà di quella decade straordinaria a livello calcistico, la Juventus conquistò il suo Scudetto n. 22. Il torneo si svolse tra il 8 settembre 1985 e il 27 aprile 1986 e si concluse con la vittoria della squadra che gioca il derby contro il Torino. Il club bianconero vinse con 45 punti in totale (all’epoca la vittoria valeva due punti e non tre come oggi), e con quattro lunghezze di distacco dalla Roma del capocannoniere Pruzzo (19 gol per lui nella stagione 1984/1985).
18 pareggi, 9 pareggi e sole 3 sconfitte andarono a comporre il ruolino di marcia della Juventus di quella stagione che, in organico, poteva annoverare giocatori di qualità indiscussa. Proprio di cinque di loro la sintetica scheda che segue, parlerà e indicherà anche che fine hanno fatto nei tempi odierni.
Infine spazio alla formazione titolare dei bianconeri in quell’annata che, per la storia del club, fa sicuramente parte di quelle da incorniciare. I dettagli.
Una peculiarità della Juventus stagione 1984/1985 era la presenza di soli due stranieri nella formazione titolare, ovvero Michael Laudrup e Michel Platini. Quest’ultimo, in particolare, non ha bisogno di presentazioni. Le Roi ebbe una grande carriera come atleta e in molti lo considerano tuttora il miglior calciatore transalpino della storia. Dopo aver appeso le scarpette al chiodo nel 1987, divenne allenatore della nazionale francese ma senza troppa fortuna.
Andò molto meglio dal lato dirigenziale, infatti Platini ha un passato di vicepresidente della Federcalcio francese dal 2001 al 2008, accedendo poi anche agli ambienti ‘direttivi’ della FIFA. Fu Presidente UEFA e ambì ad diventare il n. 1 della FIFA, carica oggi rivestita dallo svizzero Gianni Infantino. Tuttavia il suo percorso nei ‘piani alti’ delle federazioni calcistiche si interruppe bruscamente a seguito di alcuni guai con la giustizia, di cui abbiamo parlato più ampiamente qui. Proprio questi problemi lo allontanarono dal mondo del pallone.
Oggi Platini si è ritirato a vita privata e passa buona parte del proprio tempo libero in compagnia di familiari ed amici. Non ha peraltro dimostrato finora un vero interesse a ritornare nel mondo del pallone.
In quella formazione titolare che vinse lo Scudetto, era presente anche Aldo Serena. Attaccante molto generoso ed abile nel colpo di testa, dopo alcune stagioni in maglia bianconera, si ritirò nel 1994 quando era tra le fila del Milan.
Dopo l’addio al calcio giocato per lui niente carriera come allenatore e non pochi infatti lo ricorderanno in veste di commentatore sportivo, prima per Mediaset e poi per Sky Sport. In una recente intervista alla Stampa, Aldo Serena ha spiegato che dopo il ritiro ha preferito viaggiare e vedere il mondo, anche se si era anche concesso una piccola finestrella per fare l’allenatore. Nell’occasione ha raccontato anche che Trapattoni lo avrebbe voluto riportare insieme a lui alla Juve: in quel caso per Serena si sarebbero potute aprire le porte della carriera di mister, ma le cose poi andarono diversamente e Aldo Serena non ebbe più opportunità di allenare.
Oggi continua la sua attività di commentatore, che svolge ormai da decenni e che – ha ammesso l’ex attaccante con una certa soddisfazione – gli ha permesso di vedere molte località nuove ed arricchire il proprio bagaglio di conoscenze.
Chi ha seguito il calcio italiano negli anni ’80 non può non ricordare anche la figura di Michael Laudrup, fantasista dall’elegante tocco, veloce e capace di inventare giocate molto efficaci dal centrocampo in su. Nella Juventus campione d’Italia nel 1986 c’era anche lui e con Michel Platini formava una delle coppie di centrocampo più talentuose del calcio dell’epoca.
Oggi Laudrup cosa fa? Ebbene, anche lui, come tanti altri ex atleti è rimasto affezionato al mondo che lo ha reso famoso e gli ha permesso di fare importanti guadagni. Michael Laudrup è stato per quasi vent’anni allenatore (tra le squadre guidate Getafe, Spartak Mosca, Swansea e Al-Rayyan, sua ultima squadra).
Ma dal 2018 ha smesso di allenare ed anche lui, come Aldo Serena, nei tempi odierni svolge il ruolo di commentatore sportivo per la tv danese.
Chiuse la carriera nel Bologna, ma tutti ricordano Antonio Cabrini come bandiera oltre che della nazionale italiana, anche della Juventus, club in cui restò a lungo e con cui vinse – tra gli altri titoli – lo Scudetto del campionato edizione 1985/1986.
Cabrini è stato un difensore completo, terzino moderno ed abile nella fase di spinta oltre che in copertura. Dopo il ritiro dal calcio giocato, avvenuto nel 1991, arrivarono le esperienze come allenatore. In particolare l’ultima fu quella sulla panchina della nazionale femminile di calcio, nel periodo compreso tra il 2012 e il 2017.
Oggi cosa fa? Ebbene, in una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera, Antonio Cabrini ha spiegato che nella sua vita al momento le passioni e le attività non mancano. L’ex terzino lavora per la Federazione come coordinatore della squadra “Legends”, e partecipa a tornei e manifestazioni benefiche. Cabrini è altresì mental coach in alcune aziende e spende buona parte del suo tempo libero giocando a padel, quella variante del tennis che sta spopolando e che piace tanto anche ad Antonio. Negli anni l’ex calciatore è stato visto in tv, con alcune apparizioni al reality show L’Isola dei Famosi. Inoltre ha pubblicato tre libri, avendo scoperto di saperci fare anche con la narrazione scritta.
Portiere della Juventus Campione d’Italia stagione 1985/1986, Tacconi si ritirò dal calcio giocato nel 1994, quando militava nelle fila del Genoa. Tentò in seguito l’avventura in politica, ed è stato visto in alcune partecipazioni televisive.
E’ stato anche commentatore sportivo in tv ma, negli ultimi tempi, l’ex portiere della Juventus si è trovato a dover superare dei problemi di salute di certo non lievi. Arrivato all’ospedale in coma e costretto al ricovero a causa di una emorragia cerebrale scatenata dalla rottura di un aneurisma, Stefano Tacconi ha intrapreso negli ultimi mesi un periodo di cura non facile, con terapie ed osservazione.
Un percorso di riabilitazione è così seguito al malore che lo aveva colpito mentre si trovava ad Asti per un evento benefico nell’aprile del 2022. La sua vita da atleta lo ha aiutato a riprendersi ed oggi l’iter di riabilitazione procede in modo positivo.
Portieri: Luciano Bodini, Stefano Tacconi, Luca Graziani;
Difensori: Sergio Brio, Antonio Cabrini, Nicola Caricola, Luciano Favero, Stefano Pioli, Gaetano Scirea (capitano);
Centrocampisti: Ivano Bonetti, Massimo Bonini, Renato Buso, Michael Laudrup, Lionello Manfredonia, Massimo Mauro, Gabriele Pin, Michel Platini;
Attaccanti: Massimo Briaschi, Marco Pacione, Aldo Serena.
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