La Lazio vinse il suo primo Scudetto al termine della stagione 1973/1974. Un focus su 5 giocatori chiave di quellâimpresa calcistica.
La Serie negli anni â70 vide assegnare lo Scudetto ad una squadra che in passato non lâaveva ancora vinto. Furono i biancocelesti della Lazio ad aggiudicarsi il titolo della stagione 1973/1974, dopo una cavalcata vincente in cui un contributo chiave fu dato dal bomber Giorgio Chinaglia che, con 24 reti, vinse anche il titolo di capocannoniere del torneo.
Allâepoca il campionato iniziava ad ottobre, per concludersi a maggio, anche in considerazione del minor numero di gare rispetto ad oggi. Si trattò infatti di un torneo di A a 16 squadre, in cui la Lazio si impose grazie ad un ruolino di marcia di tutto rispetto: 18 vittorie, 7 pareggi e 5 sconfitte la decretarono vincente, con due lunghezze di vantaggio rispetto alla Juventus seconda e sette sul Napoli terzo. La Lazio conseguĂŹ lo Scudetto con âsoliâ 43 punti, poichĂŠ allâepoca la vittoria consegnava due punti e non tre.
Di seguito una sintetica scheda ricapitolerĂ chi sono stati 5 giocatori chiave di quella formazione che â per la prima volta â portava a casa il titolo nazionale, partendo ovviamente dal bomber Chinaglia. Infine spazio anche per i nomi di tutta la rosa completa della stagione 1973/1974. I dettagli.
Toscano di Carrara, Giorgio Chinaglia fa ovviamente parte della cinquina dei nomi da menzionare nella Lazio del primo Scudetto. In quel campionato â dicevamo â fu capocannoniere del torneo, dando un contributo chiave al successo finale dei biancocelesti.
Nella primavera del 1976 lâaddio al club di Roma, poichĂŠ scelse di giocare fino al 1983 nei New York Cosmos, squadra statunitense di calcio. Erano gli albori del soccer negli Usa e Chinaglia si ritagliò anche lĂ un ruolo da protagonista. Dopo lâesperienza americana si ritirò dal calcio giocato nei primi anni â90, dopo una brevissima esperienza nel dilettantismo con il Villa San Sebastiano.
Negli anni â80 fu presidente della Lazio, continuando a vivere occupandosi di pallone. Eâ stato anche presidente di club come il Foggia e il Lanciano. Dopo il ritiro Giorgio Chinaglia fu visto anche in ambito giornalistico, partecipando a programmi Rai di ambito sportivo e facendo il commento tecnico alle partite sul finire degli anni novanta del secolo scorso. Anche lui come altri ex calciatori tentò lâavventura in politica, ma senza fortuna.
Giorgio Chinaglia scomparve prematuramente allâetĂ di 65 anni nel 2012 in Florida, a causa delle conseguenze di un infarto. Oggi è sepolto a Roma vicino a Giuseppe Wilson, suo amico e capitano in quella squadra e a Tommaso Maestrelli, allenatore dei biancocelesti campioni nella stagione 1973/1974.
Da notare che ad oggi resta il giocatore italiano con la miglior media reti segnate per gare disputate. Un primato che difficilmente sarĂ superato.
Di quella squadra Campione dâItalia non si può non citare anche Giuseppe Wilson, calciatore italiano ma di origini inglesi come evidenzia il cognome. Il padre fu infatti un militare di stanza alla Nato in Italia. In campo fu difensore, capitano della Lazio campione dâItalia nella stagione 1973-74. Calciatore duttile, fu utilizzato prima come terzino e poi come libero, perchĂŠ in possesso di doti di regia come pure di un tocco elegante, di grinta e spirito combattivo.
Giocò molto tempo nei biancocelesti, con una breve parentesi al New York Cosmos, in cui militò su invito del suo amico e compagno di squadra Giorgio Chinaglia. La sua ultima esperienza nel calcio giocato fu con lâInter Montreal nel 1983.
Dopo il ritiro restò anche lui nel mondo del pallone, in quanto ottenne il ruolo di direttore tecnico del Cerveteri, ma anche comparve in veste di opinionista sportivo nei programmi dellâemittente radiofonica Radiosei.
Giuseppe Wilson ha da tempo lasciato i tifosi della Lazio, che lo ricordano tuttora con affetto. Infatti lâex calciatore scompare improvvisamente a Roma, allâetĂ di 76 anni, nel marzo 2022 a causa di in ictus. Oggi è sepolto ella cappella della famiglia Maestrelli, accanto al suo ex allenatore dello Scudetto, Tommaso Maestrelli, ed a Giorgio Chinaglia.
Attaccante talentuoso e spalla di Giorgio Chinaglia nei biancocelesti che vinsero il loro primo Scudetto nella stagione 1973/1974, Vincenzo DâAmico è stato una delle bandiere di quella Lazio vittoriosa in Serie A.
Originario di Latina, DâAmico eccelleva a centrocampo per le capacitĂ tecniche e molto spesso era utilizzato dallâallenatore Maestrelli per costruire intelligenti giocate offensive in appoggio alle punte. Ecco perchĂŠ DâAmico giocò anche come seconda punta o ala. Eccelleva altresĂŹ nel dribbling e nei calci di punizione.
Con i biancocelesti fu in squadra dal 1971 al 1986, ma ebbe un brevissimo percorso anche nel Torino. Come calciatore professionista ha terminato la carriera nel 1988.
Dopo il ritiro allenò a livello giovanile per alcuni anni e fu osservatore della Lazio. Ebbe altresÏ un percorso dirigenziale in realtà calcistiche minori. In particolare dal 2007 al 2009 fu dirigente del Latina, sua città natale. In molti lo ricorderanno in veste di commentatore sportivo e opinionista in Rai.
Nel maggio del 2023 Vincenzo DâAmico rivelò pubblicamente di avere un tumore, che purtroppo lo costrinse ad un prematuro decesso allâetĂ di 68 anni, il primo luglio 2023.
Insieme a Giorgio Chinaglia e Vincenzo DâAmico, in quella Lazio del primo Scudetto câera titolare in attacco anche Renzo Garlaschelli, ala destra originaria di Vidigulfo e classe 1950. Con dieci reti, contribuĂŹ in modo sostanziale al trionfo nella stagione 1973/1974 ma nei biancocelesti stette per molte stagioni. Nella sua carriera fu visto anche nelle fila di squadre quali il Como e il Pavia, club in cui cui si ritirò nel 1984.
Da notare che con il club rivale della Roma, Garlaschelli realizzò 64 reti restando oggi nella top ten dei marcatori nella storia della società . In particolare fu lui a procurarsi il calcio di rigore che successivamente fu trasformato da Chinaglia, e che permise alla Lazio di avere i punti necessari per garantirsi lo Scudetto della stagione 1973/1974.
Dopo aver appeso le scarpette al chiodo, Renzo Garlaschelli non scelse di allenare come tanti altri suoi colleghi. Non di rado è apparso in veste di opinionista sportivo nei programmi dellâemittente radiofonica Radiosei. Oggi lâultrasentantenne Renzo Garlaschelli vive a Vidigulfo, sua localitĂ di nascita: si è ritirato a vita privata da tempo ma segue ancora il calcio come appassionato.
Tra i calciatori ancora in vita di quella straordinaria Lazio, câè anche Sergio Petrelli. Originario di Ascoli Piceno e classe 1944, fu difensore titolare della Lazio vincente degli anni â70. Dopo le giovanili alla Juventus, Petrelli vestĂŹ diverse altre maglie, tra cui quella del Pisa, del Verona e della rivale Roma.
Lâapice fu della sua carriera ovviamente nella stagione 1973-74, in un campionato in cui le prestazioni di Petrelli in difesa si combinarono con gli exploit di giocatori come Pulici, Chinaglia, Wilson, Frustalupi e Re Cecconi. In quel campionato Petrelli totalizzò 22 presenze e 1 rete e anche lui dunque fa parte, a pieno titolo, dei protagonisti dellâimpresa del primo Scudetto laziale.
Lâultima stagione con i biancocelesti fu la 1975/1976, quando il difensore lasciò la Lazio, per chiudere le carriera in compagini minori quali il Tortoreto e LâAquila. Fu allâepoca giocatore-allenatore. Nella seconda metĂ degli anni â90 del secolo scorso, Petrelli sedette sulla panchina del Lampedusa. Oggi si gode il riposo della vecchiaia senza dimenticare la sua passione di una vita, il calcio.
Portieri: Giuseppe Avaliano, Avelino Moriggi, Felice Pulici.
Difensori: Mario Facco, Domenico Labrocca, Luigi Martini, Giancarlo Oddi, Giustino Paris, Sergio Petrelli, Luigi Polentes, Giuliano Tinaburri, Giuseppe Wilson.
Centrocampisti: Sergio Borgo, Vincenzo DâAmico, Mario Frustalupi, Fausto Inselvini, Pierpaolo Manservisi, Ferruccio Mazzola, Franco Nanni, Luciano Re Cecconi, Franco Tripodi.
Attaccanti: Vito Chimenti, Giorgio Chinaglia, Paolo Franzoni, Renzo Garlaschelli.
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