Le parole del difensore centrale del Bayern Monaco, ex Juventus, sull’operazione di mercato che lo ha portato a vestire la maglia bavarese dopo l’esperienza in bianconero
È trascorso ormai un anno e mezzo dall’ultima volta in cui Matthjis de Ligt ha vestito la casacca bianconera della Juventus. Un’esperienza positiva, nel complesso, che sarebbe certamente potuta finire ancora meglio. Complice una serie di risultati non propriamente soddisfacenti sia in campionato che nelle coppe per i beniamini della ‘Vecchia Signora’.
Ormai quella è acqua passata e de Ligt è felice di essere al Bayern Monaco, in qualità di uno dei difensori più rappresentativi della sua generazione. A distanza di tempo, dunque, il calciatore ha potuto eviscerare i passi che lo hanno portato a compiere questo salto di qualità. Una decisione apparentemente semplice che lo ha allontanato improvvisamente dal calcio italiano, nella speranza di poter aggiungere qualche trofeo nella bacheca bavarese.
“Ero alla Juventus e lì mi trovavo davvero bene. Il Bayern era invece stato eliminato dal Villarreal in Champions League e hanno contattato il mio procuratore perché avevano bisogno di un altro difensore. Quindi lui mi ha chiesto se mi sarebbe piaciuta l’idea di giocare per loro e gli ho risposto di sì, che l’avrei accolta molto volentieri. Quindi così sono iniziate le cose. Parliamo di maggio, giugno. Poi verso metà luglio l’accordo era già stato raggiunto”, ha confermato il calciatore nel corso dell’ultima intervista per ‘Voetbalzone’.
“Il Bayern è riuscito a tenere segreta la notizia del trasferimento, se penso a come è stata trattata l’operazione Harry Kane. Solitamente per questo genere di cose mantengono un basso profilo”, ha ammesso de Ligt.
“Ti rendi conto delle cose soltanto quando diventano realtà e con me è stato lo stesso. La notizia è saltata fuori all’improvviso. Non sentivo il reale bisogno di dire ai media dove stessi andando. Questo ha sorpreso molti, ma non coloro che mi sono vicini”, ha poi aggiunto.
Quindi la conclusione ad effetto, con il suo trascorso alla Juventus tutt’altro che dimenticato. A Torino conserva un pezzo di cuore e dei ricordi indelebili che tuttavia non lo hanno mai portato sul tetto d’Europa: “Volevo fortemente andare al Bayern, anche se alla Juventus mi sentivo comunque amato. I tifosi pensavano fossi un buon giocatore e cercavo di dare sempre il massimo per loro. Sono stato bene lì ma se un club come il Bayern ti vuole, allora hai buone possibilità di vincere la Champions League prima o poi. Non ci devi pensare troppo a lungo sopra”.
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