Juventus, colloquio con Giuntoli e rivelazioni: “Per lui anno di transizione, difenderà Allegri fino alla morte”
Dopo lo scialbo pareggio contro l’Atalanta, la Juventus si prepara alla sfida cittadina contro il Torino. Sabato alle 18 ci sarà infatti il derby, con Massimiliano Allegri chiamato a cercare i tre punti.
E proprio di Allegri, ma soprattutto del suo rapporto con Cristiano Giuntoli ha parlato Andrea Sarubbi. L’ex parlamentare è intervenuto a ‘Juventibus’ su Twitch, sottolineando quelli che sono stati i dettagli dell’incontro che Giuntoli, insieme a Calvo e Ferrero, ha avuto nella giornata di ieri con lo Juventus Club Parlamento, ossia il club composto da parlamentari ed ex parlamentari tifosi juventini.
“Giuntoli ha detto che Allegri è il suo allenatore e lo difenderà fino alla morte, facendo di tutto per creargli un sistema in cui poter lavorare e crescere. Ha detto di apprezzare la volontà di Allegri di ascoltare e provare cose nuove, per questo Magnanelli e Padoin sono così importanti. La Juventus sta lavorando per proporre qualcosa di nuovo, lo abbiamo visto contro l’Udinese e contro la Lazio, dando una lezione di calcio dove entrambe le partite sono state giocate con un’alta pressione. C’è da migliorare e continuare a lavorare. Con l’Atalanta ha funzionato bene nel primo tempo ma non nel secondo, ma bisogna ricordare che la coppia Chiesa e Kean giocava per la prima volta e Moise veniva da un lungo periodo di inattività”.
Sarubbi: “Per Giuntoli anno di transizione”
Sarubbi ha sottolineato anche come, secondo lui, questo primo anno di Giuntoli rappresenti un’annata di transizione.
“In Giuntoli ho visto la grande passione non solo per il calcio ma anche per la Juventus. L’impressione è che il modo in cui ha parlato e in cui si sta muovendo è che questo per lui sia l’anno di transizione prima del cambiamento. Non un anno di ricostruzione, ma di transizione. Si sta prendendo quest’anno per passare da una parte all’altra”.
Poi un focus sulla situazione della rosa: “Ci sono salari che sono troppo alti rispetto ai valori dei giocatori. Alcuni calciatori che abbiamo hanno valori di cartellino indecifrabili, proprio per il salario troppo alto – ha sottolineato Sarubbi – Il problema è stato rimandato negli anni e si è gonfiato. Ora la Juventus non è più una squadra che può dare 7/8 milioni netti ad un 33enne a parametro zero e Giuntoli ha detto di non aver intenzione di intraprendere questa strada. Bisogna mettere dei paletti: non è che la Juve non vuole fare investimenti, ma bisogna investire in maniera accurata. Sia in ottica stipendio di parametri zero trentenni, sia in ottica di giocatori più giovani”.