Mkhitaryan non è più giovanissimo, ma si è guadagnato la stima di Inzaghi e il posto da titolare nell’Inter. I numeri che parlano a suo favore.
L’area in cui l’Inter è sicuramente seconda a ben pochi club in Europa è il centrocampo. Piedi buoni, visione di gioco, tecnica e altruismo sono elementi che contraddistinguono il gioco nerazzurro in questo inizio di campionato di Serie A stagione 2023/2024.
Tra gli uomini chiave del centrocampo interista c’è Henrikh Mkhitaryan, un atleta armeno che già da tempo si è fatto apprezzare al di fuori dei confini nazionali. Nella metà campo nerazzurra insieme a compagni come Calhanoglu, Barella, Dumfries, Dimarco e Frattesi non fa mancare la qualità, ma se c’è un aspetto che accomuna tutti coloro che giocano nella parte centrale del campo in casa Inter è proprio la duttilità e la capacità di costruire gioco per gli attaccanti. Ne sa qualcosa Lautaro Martinez che in questo inizio di campionato sta viaggiando ad una media gol altissima, anche grazie alle azioni costruite alle sue spalle dai compagni.
In questo articolo parleremo proprio di Henrikh Mkhitaryan, descrivendone il rendimento nell’ultima partita, le valutazioni Fantacalcio ed indicando come potrebbe essere inserito in formazione nella prossima partita di Serie A contro il Bologna. L’armeno è un titolare fisso nell’undici di Simone Inzaghi e le ultime prestazioni lo hanno di fatto confermato.
Nell’ultima partita Henrikh Mkhitaryan è entrato nel secondo tempo, a differenza delle altre gare in cui era sceso in campo dal primo minuto. Un po’ di turnover anche per lui che – pur non essendo più giovanissimo – resta il faro del centrocampo interista, ben coadiuvato dai compagni.
Infatti Simone Inzaghi e gli altri calciatori dell’Inter ormai non riescono a fare a meno del suo talento e della sua intelligenza calcistica. Lo ha confermato la scorsa stagione, nella quale nonostante il calendario denso di impegni alla fine riposavano praticamente tutti, tranne l’armeno.
Nell’ultima partita contro la Salernitana, Mkhitaryan ha giocato meno di un tempo ma dal minuto 54, in cui è entrato, la musica per il club campano è cambiata. La sua brillantezza e la sua energia hanno cancellato le velleità dei centrocampisti della Salernitana, che si sono dovuti arrendere allo strapotere interista nell’area nevralgica del terreno di gioco.
La duttilità di Mkhitaryan fa insomma la differenza: centrocampista di piede destro che può essere utilizzato sia come trequartista centrale che come interno di un centrocampo a tre, si esalta in numerose fasi di gioco e specialmente quando accompagnato da colleghi altrettanto bravi con il pallone. Per questo nell’ultima partita si è meritato una valutazione buona e non di poco sopra la sufficienza.
Chi gioca al Fantacalcio vorrà saperne di più sulle sue valutazioni nelle ultime partite. E non c’è da stupirsi che siano, nel complesso, positive. L’armeno è tecnico, sa leggere bene le situazioni di gioco, è abile nelle marcature in fase di non possesso, sa smarcarsi tra le linee e sa spingere in avanti quando serve. La completezza lo contraddistingue, un po’ come tutto il centrocampo nerazzurro, ed è abile in rifinitura con passaggi chiave illuminanti e in caso di finalizzazione, perché sa come segnare.
Nelle prime sette gare di campionato Mkhitaryan ha ottenuto soltanto voti almeno sufficienti, a parte alla seconda giornata contro il Cagliari in cui ha ottenuto un voto al Fantacalcio pari a 5,5 (con un cartellino giallo). Le ultime giornate sono dunque tutte a suo favore.
Nella terzultima gara contro l’Empoli ha ottenuto un 6, così come contro il Sassuolo in cui l’Inter è incappata nella prima, inaspettata, sconfitta di inizio stagione. Nella settima giornata spicca invece un 7: il match contro la Salernitana lo ha infatti visto brillare particolarmente, pur essendo entrato nel secondo tempo. Da non dimenticare poi l’eccezionale risultato nel derby, in cui al Fantacalcio ha ottenuto 15,5 come voto, con due gol all’attivo. E per un centrocampista non è di certo poco. Ecco perché chiunque punti su di lui al Fantacalcio, può contare su un giocatore certamente affidabile.
Il centrocampista armeno, come molti suoi colleghi all’Inter ed in altre squadre, ha un profilo Instagram dove spesso commenta le partite della sua squadra o manifesta il proprio attuale stato d’animo.
Per quanto riguarda l’ultima partita giocata contro la Salernitana l’armeno ha commentato con un sintetico ma eloquente ‘Poker Night’ e tra i commenti c’è anche quello di Lautaro Martinez che lo definisce ‘Fenomeno’. C’è stima tra i nerazzurri e le prestazioni in campo lo dimostrano, come pure le pagine Instagram.
Un titolare fisso, o quasi. Salvo problemi fisici o affaticamento, l’armeno Mkhitarian sarà con tutta probabilità tra gli undici che scenderanno in campo nella prossima giornata di campionato contro il Bologna, nella giornata di sabato 7. Nonostante l’età che avanza – l’armeno è un classe 1989 – sembra proprio che Simone Inzaghi continui a nutrire molta stima su di lui, atleta che ha scalato le gerarchie in casa Inter.
Questa la probabile formazione per la prossima gara: Sommer; Pavard, Acerbi/De Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro Martinez.
Il cammino di Mkhitaryan all’Inter è dunque assai positivo: arrivato a Milano per rivestire il ruolo di riserva di lusso, di fatto ha preso il posto di Brozovic, prima infortunato e poi trasferitosi all’Al-Nassr. L’armeno è costante e non soffre di particolari problemi fisici che ne possono condizionare il rendimento nel corso del tempo. D’altronde i voti al Fantacalcio ne confermano l’affidabilità per chi intende puntare su di lui in questo popolare gioco per appassionati di pallone.
Sette partite di campionato sempre titolare tranne l’ultima gara in cui è entrato a match in corso: i numeri, non a caso, sono tutti dalla sua parte. Andiamo a vedere le statistiche aggiornate, fino a questo momento, del centrocampista brasiliano.
Concludendo, finora il percorso dell’armeno Mkhitaryan è più che buono in questo inizio di campionato. Prestazioni convincenti con buon fraseggio con i compagni, abilità nella marcatura, doti di impostazioni spesso in mostra: il segreto del centrocampista è farsi trovare sempre pronto nonostante un’età anagrafica che non gioca più a suo favore. Ma l’ambidestro arrivato all’Inter per essere il sostituto di Brozovic si ritrova oggi promosso nell’undici titolare, e con tutta la volontà di restarci il più a lungo possibile.
E questo nonostante i colleghi nel reparto di centrocampo non siano da meno. Con Frattesi, Barella, Dumfries e gli altri, le soluzioni di certo non mancano: sta all’armeno offrire prestazioni sempre convincenti che gli consentano di conservare il posto da titolare. Finora ci sta ampiamente riuscendo.
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