Giovanni Bia, agente di Cambiaso, in esclusiva a Calciomercato.it: “Vuole restare 10 anni alla Juventus e nel breve aspetta la chiamata di Spalletti”
Una delle note più liete di questo inizio di stagione della Juventus è sicuramente Andrea Cambiaso, che fin qui ha collezionato oltre 300 minuti sul terreno di gioco e ha conquistato tifosi e Allegri.
In esclusiva ai microfoni di Calciomercato.it, Giovanni Bia -agente del calciatore classe 2000- ha parlato di questi primi mesi in bianconero dell’esterno genovese e degli obiettivi futuri che si sono prefissati. A partire dall’estate che, come vi abbiamo raccontato su queste pagine, ha rappresentato un passaggio fondamentale per la sua permanenza a Torino.
“Un test vero e proprio non lo è stato. Sicuramente Allegri non lo conosceva e ha avuto modo di vederlo da vicino. La Juve era abbastanza decisa sul tenerlo a Torino quest’anno, già era in dubbio l’anno scorso e poi abbiamo deciso tutti insieme di mandarlo a giocare un anno da titolare in Serie A perché gli avrebbe fatto bene. Quest’anno eravamo tutti abbastanza tranquilli sul fatto che lui rimanesse alla Juve, è chiaro che Allegri non lo conosceva bene come può conoscerlo un allenatore che lo vede quotidianamente sul campo. Poi Allegri è stato anche positivamente sorpreso da quello che è Andrea come calciatore e soprattutto come uomo“.
Dopo questo avvio di stagione, Andrea Cambiaso è uno dei giocatori più amati dai tifosi della Juventus: “Gli ha fatto enormemente piacere l’amore dei tifosi. Quando si gioca per la maglia i tifosi sono un fattore determinante per farti star bene ed essere felice. Andrea è uno che quando va in campo dà tutto sé stesso, dà il 110% di quello che può dare”.
Anche il ruolo del classe 2000 di Genova è una delle novità più intriganti della Juventus formato 2023/24, grazie alla sua qualità e alla capacità di essere così tanto associativo anche spingendosi all’interno del campo. “Già l’anno scorso Thiago Motta lo faceva giocare spesso in quelle situazioni, perché giocando largo sulla fascia dai un punto di riferimento agli avversari, invece se ti muovi e riesci a girare per il campo occupando spazi diversi ti agevola tutto notevolmente. Poi facendo così crea più spazio per Rabiot e Chiesa e quindi si sono trovati tutti bene, poi non sempre lo puoi fare: contro il Bologna ad esempio, con Thiago Motta che ovviamente lo conosceva molto bene, gli avversari hanno controbattuto in maniera molto tranquilla e molto semplice”.
La crescita di Cambiaso, poi, sembra aver fatto breccia fin da subito in Massimiliano Allegri. “Andrea è strafelice e deve ringraziare moltissimo Allegri perché gli sta dando la possibilità di mettersi in mostra alla Juve. Lui ha un rapporto molto bello con il Mister e gli sarà grato per tutta la vita per quello che sta facendo per lui. Lo stima tantissimo, ovviamente è un allenatore di grandissimo livello e sta imparando tantissimo anche da Allegri”.
Il numero 27 bianconero è un ragazzo molto determinato e con le idee chiare, anche riguardo agli obiettivi futuri che si è prefissato. “Andrea vorrebbe rimanere alla Juve per 10 anni. Molti dicono che sarà il nuovo Zambrotta, il capitano della Juve per i prossimi 10 anni e speriamo che le persone che lo dicono abbiano ragione. L’obiettivo è quello di far bene con la maglia del club e se un domani molto breve, domani mattina diciamo, dovesse arrivare la convocazione da parte della Nazionale farebbe molto piacere. Questi sono gli obiettivi di Andrea, nel breve termine la Nazionale e nel lungo termine indossare la maglia della Juve per molti anni“.
L’arrivo di Luciano Spalletti in Nazionale è stato accolto positivamente, anche se con Mancini c’era già una mezza promessa. “È contento della nomina di Spalletti come CT Azzurro? Sicuramente si, come era contento se fosse rimasto Mancini, con il quale si era già sentito qualche volta e gli aveva preannunciato la convocazione in Nazionale nel prossimo futuro. Vediamo che succede, è chiaro che davanti ha competitor molto importanti, però ha tutte le carte in regola per starci e per giocarsela con questi concorrenti. Andrea sta dimostrando sul campo che sa attaccare quando c’è da attaccare e sa difendere quando c’è da difendere, come ha fatto contro l’Atalanta. È un giocatore che fa quello che gli dice il Mister”.
Infine, domani lui e la Juventus sono attesi da una partita affascinante come il Derby della Mole: “Sono carichissimi, perché è una partita molto importante. Il derby è sempre il derby, io ho avuto la fortuna di giocarne un po’ con la maglia dell’Inter e posso garantire che non è una partita uguale alle altre. Già in allenamento la fibrillazione e la concentrazione non è uguale alle altre partite”.
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