Il giocatore è a forte rischio per la partita di domani sera al Marassi: il dolore non è passato e può saltare il big match
Il bomber rischia di saltare Genoa-Milan per un dolore al ginocchio. Il problema è stato accusato nel corso dell’ultima sfida, ora la sua presenza, per la partita di domani, è davvero in forte dubbio.
Ad annunciare il possibile forfait di Retegui è stato Alberto Gilardino, nel corso della conferenza stampa: “Su Mateo deciderò entro queste 24 ore – ammette il tecnico del Grifone – Bisogna farlo con lucidità senza rischiare per il futuro. Sente dolore e ha fastidio al ginocchio, vediamo se potremo correre rischi, ma serve essere lucidi anche se vorremmo vederlo tutti in campo”. Ancora una decisione definitiva, dunque, non è stata presa. L’attaccante, chiaramente, non verrà rischiato. C’è quindi una piccola speranza che giochi contro il Milan.
La scelta su Retegui sta tenendo in ansia tutti i tifosi del Grifone, ma anche Luciano Spalletti in vista dei prossimi impegni della Nazionale. L’Italia, d’altronde, non sta attraversando un periodo facile dal punto di vista degli infortuni, con tanti calciatori acciaccati: nei giorni scorsi, ad esempio, si è fermato Davide Frattesi, ieri è stato il turno di Pellegrini, nel corso del match della Roma, in Europa League. Proprio poche ore fa, inoltre, non sono arrivate buone notizie dalla Continassa, dove Massimiliano Allegri ha annunciato il forfait di Federico Chiesa, oltre a quello di Dusan Vlahovic.
Genoa-Milan, quattro infortunati per Pioli: centrocampo decimato
Il problema infortuni accomuna diverse squadre e anche il Milan, avversario del Genoa, domani sera, al Marassi, non se la passa molto bene.
I rossoneri arriveranno a Genova, con un solo allenamento sulle gambe, quello di oggi. Complicato per Pioli preparare al meglio la gara. Il tecnico del Diavolo, chiaramente, ne cambierà tanti rispetto a Dortmund, ma deve fare i conti con diversi infortuni. Oltre a Ismael Bennacer, che ne avrà ancora per un paio di mesi, contro il Genoa non ci saranno Ruben Loftus-Cheek, Rade Krunic e Pierre Kalulu.