L’episodio più discusso dell’ottava giornata di Serie A è quello del gol di Pulisic con il presunto tocco di braccio: il parere dell’ex arbitro
È il gol di Pulisic l’episodio più controverso, almeno delle gare disputate finora, dell’ottava giornata di Serie A.
L’attaccante americano ha battuto Martinez a tre minuti dal novantesimo di Genoa-Milan, al termine di un’azione nella quale i liguri lamentano un tocco di braccio dell’ex Chelsea. Un presunto fallo che il direttore di gara Piccinini non ha rivelato e che non è stato segnalato neanche dalla Var.
Un mancato fischio che ha fatto andare su tutte le furie il Genoa, con il presidente Zangrillo l’unico a parlare nel post gara per i rossoblù, protestando per il mancato annullamento della rete di Pulisic. Proprio su questo tema si è espresso, intervistato da Notizie.com, l’ex arbitro Paolo Tagliavento, spiegando perché la decisione della Var di non intervenire è da ritenersi corretta.
Secondo quanto dichiarato dall’ex direttore di gara, l’intervento della tecnologia può avvenire solo a fronte di una certezza. “Quando succede qualche cosa in campo – le sue dichiarazioni – , per essere sovvertita, deve essere certificata in modo assoluto dal Var. Altrimenti, resta valido ciò che ha deciso l’arbitro”.
Insomma, la certezza delle immagini e ciò che manca nell’azione che ha portato al gol di Pulisic. Al riguardo Tagliavento prosegue: “In diretta sembrava netto il tocco di braccio. Deve poi esserci una fotografia chiara: se manca non si può cambiare la decisione”. Secondo l’ex arbitro per annullare un gol “serve qualcosa di oggettivo” e non sono sufficienti le sensazioni.
Tornando all’episodio Pulisic, Tagliavento aggiunge: “Da regolamento, se non si vede al 100% il tocco col braccio, non può essere tolto il gol al Milan. Il Var lavora su fatti oggettivi”.
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