Sarri raccoglie i frutti di una ottima prestazione, che pure stava per sfumare, nonostante i “100 gradi” all’Olimpico
Una vittoria di importanza vitale per la Lazio quella arrivata questo pomeriggio contro l’Atalanta, diretta concorrente per la corsa Champions League. Un 3-2 che può dare una svolta alla stagione biancoceleste anche grazie all’ingresso ottimo dei cambi e dei nuovi acquisti.
Maurizio Sarri ha parlato di tantissimi argomenti in conferenza stampa: “Siamo più forti come rosa, ne ero sicuro. Castellanos ha fatto una buona partita, ma ha ancora margini di miglioramento. Questa è la base da cui può crescere. Abbiamo fatto bene anche gli ultimi 15 minuti, poi se ci fanno giocare a cento gradi è dura tenere i ritmi dei primi 25 minuti per 90. C’era un po’ di rammarico perché abbiamo preso il 2-2 quando sembravamo in completa gestione, i cambi ci hanno rinvigorito. Dobbiamo arrivare alla versione in cui il livello di energia e determinazione deve essere quella che abbiamo espresso per larghi tratti oggi. Così ci saranno giorni in cui verrà fuori più qualità ma in questo modo è difficile perdere le partite. Dentro l’area si può fare meglio, ci va maggiore attenzione, meno superficialità e più cattiveria sui cross”.
Poi rivela le esatte parole con cui ha trattenuto Matias Vecino, anche oggi super protagonista, alla Lazio davanti all’offerta del Galatasaray: “Bello, non rompere i co**ioni, non puoi andare via quindi saluta e via. Può avere dei periodi in cui non sta benissimo, ma lui è un assegno circolare e ci sono volte che puoi passare a incassarlo. Non c’era possibilità che andasse via. Lui il ‘nuovo’ Milinkovic? Non è mai stato un giocatore da doppia cifra. Ha un dispendio energetico forte in fase difensiva. Vediamo se quest’anno si riesce a passare da 3 a 6 gol. Non credo possare andare in doppia cifra“.
Sarri spiega, o almeno ci prova, poi l’espulsione decisa da Orsato nel finale: “Non so cosa ha capito Orsato, ma se mi ha espulso perché ero fuori dall’area tecnica è vero. Se è perché protestavo, ho solo detto ‘dai questo è fallo?’, non so se ha travisato la frase. Stavo protestando ma con parole accettabilissime. Ci ho parlato a fine partita. Ho grande stima di lui, ma ha capito qualcosa nel frastuono dello stadio che non ho detto”.
Poi sulla gestione di Kamada: “Secondo me è entrato bene oggi, non l’ho fatto giocare oggi e nelle ultime partite perché come prestazioni fisiche aveva numeri impressionanti. Certi numeri li ho visti solo a Kante nella mia carriera. Guendouzi ha fatto un primo tempo di ottimo livello. Isaksen aveva benzina. Taty ha fatto gol, il processo sta andando avanti. L’unico che ha fatto tre giorni di ritiro è lui”. Ora i biancocelesti hanno 10 punti, hanno migliorato la classifica ma restano lontani: “La Lazio che ha perso col Milan ha fatto molto meglio della Lazio che ha vinto a Glasgow. Anche lì non abbiamo concesso granché. Abbiamo una grande responsabilità, delle prime due partite con Lecce e Genoa. Nelle altre abbiamo affrontato in trasferta Napoli, Juve, Milan, Celtic e in casa Atletico Madrid e Atalanta: abbiamo fatto 14 punti, una media notevole”.
E ancora sugli infortunati: “Immobile è tutto da valutare. Potrebbe essere un problema muscolare o anche neurologico, che ha sentito solo la sensazione della scossa elettrica al flessore. Domani farà la risonanza e ci saranno delle risposte. Luis Alberto era un po’ acciaccato, aveva un affaticamento. Zaccagni è uscito con una distorsione alla caviglia, valuteranno in Nazionale se rimandarlo. Nazionale? Io sarei il più contento se li volessero lasciare tutti a casa. Si fanno due anni di qualificazioni europee per eliminare squadre come Liechtenstein, Andorra, Malta, Far Oer e Lituania. Allora io dico: non facciamo questi due anni e facciamo gli Europei per la prima, seconda e terza fascia”.
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